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23.02.2017 - 20:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Fonio e Dadò interrogano, "in quanti suicidi assistiti è coinvolta Mariangela Gasperini? E quali sono gli altri attori?"

Sul tema, il Governo aveva ricevuto già alcuni atti, gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno spinto i due pipidini a inoltrarne un altro. "Quanto costa? Cosa è compreso nel prezzo?"

BELLINZONA - Il tema della dolce morte è fra i più dibattuti in questi giorni in Ticino. Come aveva anticipato, Giorgio Fonio, che per primo aveva reso note le segnalazioni di possibili pratiche a Chiasso, ha inoltrato un'interrogazione al Governo, assieme al suo capogruppo e presidente di partito Fiorenzo Dadò, precisando su Facebook cone non si tratti di essere pro o contro la pratica bensìurga fare chiarezza. "In queste ultime settimane sono emersi nuovi fatti ed elementi in relazione alla presidente dell’associazione per l’aiuto al suicidio Mariangela Gasperini, già chiamata in causa in tre precedenti interrogazioni, due del collega Raoul Ghisletta (giugno 2015 e marzo 2016) e una di Amanda Rüeckert e Fiorenzo Dadò (maggio 2016)", ricorda. "Parallelamente alla decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso presentato dall’associazione di suicidio assistito LL Exit (già nota come Liberty Life) contro il diniego della licenza edilizia da parte del Municipio di Melano, la stampa ticinese ha ripreso una notizia riportata dal giornale romando Le Temps secondo cui la presidente di LL Exit, Mariangela Gasperini aveva dichiarato che in seguito al diniego della licenza edilizia da parte del comune di Melano, i suicidi assistiti ad opera di LL Exit sono continuati e l’associazione è diventata itinerante" Come noto, "in effetti nell’ottobre 2016, l’associazione aveva accompagnato alla morte un italiano a Monticello, frazione di San Vittore e questo fatto è stato oggetto di un’indagine della Procura di Coira". Il divieto non è stato rispettato, poiché "nel novembre 2016, il Comune di Melano conferma che LL Exit, violando la decisione comunale in merito alla licenza edilizia, ha messo in opera un nuovo suicidio assistito in via Cantonale e per questa contravvenzione è stata multata". Poi il presenta: "la scorsa settimana alcuni cittadini hanno segnalato che in un appartamento di Chiasso, sembrerebbe nella zona di corso San Gottardo, si sia praticato un suicidio assistito ad opera della stessa signora Gasperini senza alcun preavviso alle autorità comunali competenti. Questi fatti sono sfociati in un’interrogazione comunale. È di oggi invece la notizia che "corso del 2016 sono avvenuti su territorio ticinese, 51 suicidi assistiti di cui 33 sono da ricondurre a persone giunte appositamente dall'estero (quasi tutte dall'Italia)". Oltre ad essere presidente dell’associazione LL Exit con sede nel Canton Giura, Mariangela Gasperini, secondo il registro di commercio del canton Grigioni, risulta essere presidente della Fondazione OASIS, istituzione che opera a favore di anziani e bisognosi, dell’associazione Nuovi Orizzonti, che ha come scopo l’assistenza domiciliare sotto forma di Spitex e i cui mezzi economici sono garantiti attraverso donazioni, erogazioni, lasciti, offerte varie, come pure della società MG & Projects SA, attiva nel campo edile e del genio civile. Inoltre, in Ticino, Mariangela Gasperini è stata presidente della società Victoria Multiservices Fisiospitex SA, anch’essa attiva nelle prestazioni domiciliari e di Spitex e che da luglio 2016 ha sede a Melano". Fonio e Dadò ritengono che "i nuovi fatti e gli elementi emersi iustificano un’ulteriore interrogazione che, insieme a quella presentata nel maggio dell’anno scorso, vuole fare chiarezza sulle attività di Mariangela Gasperini", chiedendo al Governo: "1) Quanti suicidi assistiti, ad opera della signora Gasperini o dell’associazione di cui è presidente, sono stati registrati in seguito al diniego della licenza edilizia da parte del comune di Melano a LL Exit? Quando e dove sono avvenuti? 2) Quali servizi sono compresi nel costo dell’accompagnamento al suicidio? Quali altri attori e che a che titolo intervengono prima e dopo il suicidio assistito? 3) Ritiene il Consiglio di Stato sia in atto un fenomeno di turismo della morte? Come giudica il Consiglio di Stato l’aumento del numero dei suicidi assistiti? Quali misure ha preso e/o intende prendere alfine di sorvegliare l’attività delle associazioni d’aiuto al suicidio e tutelare i cittadini?"
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