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21.05.2017 - 16:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

PLR, PS, Verdi esultano. "Gettata nel sacco una campagna menzoniera". PPD, UDC e Lega tacciono

I favorevoli alla tassa felici per il risultato. "Essa promuove un comportamento responsabile da parte dei cittadini". "Un passo necessario per la salvaguardia di tasche e ambiente"

BELLINZONA  - Nel pomeriggio elettorale, i partiti commentano il sì alla tassa sul sacco.

Il primo a scrivere è il PLR, che “accoglie con favore la decisione di introdurre una tassa sul sacco cantonale. Finalmente in tutto il cantone ciascuno pagherà in relazione alla quantità di rifiuti che produce, ci saranno maggiori incentivi alla raccolta differenziata e scomparirà il fenomeno del turismo del sacco. Si tratta di un passo importante nella realizzazione del principio di causalità, sancito dal diritto federale, secondo il quale chi inquina paga”. Per i liberali, “i costi dei rifiuti saranno dunque ora ripartiti in modo più equo. Sulla base dell’esperienza dei 49 comuni ticinesi che al momento hanno già la tassa sul sacco, è noto che la tassa sul sacco promuove un comportamento dei cittadini maggiormente responsabile che si traduce in una riduzione di ca. il 30% della  quantità di rifiuti prodotta. Anche i costi legati a gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dovrebbero diminuire.  Anche per questo secondo oggetto in votazione il PLR si era speso con convinzione a favore della modifica di Legge con il relatore in Gran Consiglio Giorgio Galusero e si rallegra che la maggioranza dei Ticinesi siano stati dello stesso avviso”.

Per i socialisti, “il netto Sì alla tassa cantonale sul sacco, con quasi il 60% dei voti a favore, dimostra l’interesse dei Ticinesi per l’ambiente e la volontà della popolazione di conformarsi finalmente con la legge federale e con il principio di causalità secondo il quale ognuno paga per i rifiuti che produce. Con la tassa cantonale sul sacco, così come dimostrato in altri cantoni in cui è già in vigore, la produzione di rifiuti urbani diminuisce del 30%, i costi di gestione per i comuni diminuiscono del 10% e viene incentivata la raccolta differenziata.  A livello cantonale, la tassa sul sacco è stata l’oggetto di una campagna menzognera che la netta maggioranza dei Ticinesi, col risultato odierno, ha gettato nella spazzatura”.

C’è soddisfazione anche in casa Verdi per il sì alla tassa sul sacco, “un concetto imprescindibile per un corretta suddivisione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, che riporterà legalità in questo ambito oltre a dare un’ulteriore impulso alla riduzione e riciclaggio dei rifiuti. Un risultato sicuramente favorito dal lavoro di questi anni, nei vari consessi comunali, dei rappresentanti Verdi, che si sono sempre adoperati per l’introduzione di regolamenti che andassero a premiare i cittadini virtuosi in ambito di riciclaggio e di minor produzione di rifiuti. Un passo necessario per le nostre tasche e per la salvaguardia dell’ambiente”.

Il PPD non ha commentato nulla in merito, e nemmeno l’UDC.
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