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26.03.2018 - 14:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

IL PLR contro UNIA, "non è un partner credibile per decisioni politiche responsabili. Sta cercando di ergersi a rappresentante unico dell'opposizione emarginando il PS"

I liberali, che credono fortemente nella riforma fiscale, furibondi per il ricorso di UNIA. "Dimostra per l'ennesima volta un grande disprezzo verso la concordanza. L'estensione delle prestazioni sociali non avrebbero trovato le necessarie maggioranze senza gli interventi sul piano fiscale"

BELLINZONA  - PLR, Lega e PPD hanno mostrato il loro forte sostegno alla riforma fiscale, in votazione il 29 aprile (anche se si attende la decisione del TRAM su un eventuale effetto sospensivo), inserendo nel comitato favorevole tre rappresentanti.

Si attendevano reazioni al ricorso di ieri di UNIA, che chiede di non legare le due riforme, ovvero di far sì che le misure sociali entrino in vigore anche se quelle fiscali dovessero essere bocciate. È arrivata quella dei liberali, durissima: un attacco frontale, che accusa UNIA di voler prendere il posto del PS all’opposizione e di di “cercare di sabotare una soluzione di equilibrio nell’interesse generale del Ticino”, oltre a “non essere un partner credibile per decisioni politiche responsabili”. Stigmatizza “questo modo poco svizzero di fare politica che tenta con stratagemmi giuridici di bloccare sul nascere una riforma fiscale e sociale apprezzata per l’equilibrio e la moderazione”.

“La discussione in parlamento ha eliminato la famosa “clausola ghigliottina” che avrebbe formalmente legato le due proposte costringendo ad approvarle entrambe. Tuttavia è ben evidente a tutti come la connessione tra misure di adeguamento di alcune aliquote fiscali e le diverse proposte di ampliamento delle prestazioni sociali per le famiglie siano in relazione sul piano politico. Detto al contrario; l’estensione delle prestazioni sociali non avrebbero verosimilmente trovato le necessarie maggioranze politiche senza gli indispensabili interventi sul piano fiscale”, si legge nella nota.

“Con questo ricorso UNIA e alcuni suoi rappresentanti in parlamento dimostrano per l’ennesima volta il grande disprezzo verso la concordanza, fattore che ha portato la Svizzera al benessere attuale. La recente proposta del Consigliere federale Ueli Maurer per una nuova soluzione alla riforma III delle imprese dimostra come la ricerca di equilibrio e di soluzioni concordate siano alla base della politica svizzera. Anche il Consiglio federale propone misure di carattere fiscale accompagnate da misure orientate alla socialità e alle famiglie in particolare”, prosegue il comunicato a firma di Bixio Caprara. “La ricerca di concordanza è un valore essenziale della politica svizzera e non può trovare risposta nei tribunali. Le leggi vanno rispettate, ci mancherebbe, ma la politica può e deve trovare risposte che le leggi non possono prevedere. Ne va dell’essenza stessa della politica; altrimenti ci potremmo far gestire dai tribunali ciò che non sembra essere un’opzione auspicabile”.

E poi l’attacco: “UNIA sta praticando da molto tempo una politica di ostruzionismo, di polemica e di bagarre volendo chiaramente ergersi a rappresentante unico dell’opposizione con il corollario dell’emarginazione del Partito socialista dalla scena. Lo schema è il solito; lotta ai ricchi per dare ai poveri. Il solito disco rotto che dimentica un principio irrinunciabile; prima di distribuirla la ricchezza deve essere creata. Allo stesso modo prima di preoccuparsi del lavoro e di chi lo crea, pretendono il continuo miglioramento delle condizioni salariali. UNIA e la sinistra pretendono sempre “il panino e soldino”. Troppo facile”.
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