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29.08.2018 - 21:240
Aggiornamento: 22:16

"Il Municipio ha tirato fuori le cosiddette", "sta sbagliando"

A Lugano si discute della decisione di spostare gli autogestiti. L'UDC, "verrà ristabilita la legalità", il PS, "c'è tempo per ripensarci"

LUGANO – Ovviamente, il messaggio municipale in merito all’ex Macello e soprattutto la volontà di risolvere il problema dei Molinari è il tema del giorno a Lugano. 

Nel suo comunicato, il PLR non parla degli autogestiti ma si limita a rallegrarsi per la richiesta del credito di 450mila franchi e del concorso. “Un primo passo concreto, formale e pratico è stato dunque compiuto: dalle parole si è passati ai fatti su una vertenza che la Città si stava trascinando da anni. L’importante, ora, è attivarsi il più in fretta possibile per ridare vita a un comparto di grande valore e renderlo una “cittadella della cultura”. Lo scopo è infatti ristrutturare e recuperare gli oltre 6’000 mq. della zona, trasformandoli in uno spazio vivo e aperto, con contenuti culturali e di intrattenimento di qualità in una posizione centrale rispetto all’Università, al nuovo campus USI/SUPSI in fase di realizzazione e al futuro polo turistico congressuale a Campo Marzio Nord”, si legge.

Per quanto riguarda l’UDC si è espresso attraverso Facebook Alain Bühler, concentrandosi sui membri del CSOA. “Alla fine pare che il Municipio abbia tirato fuori le "cosiddette" in merito alla questione dell'Ex-Macello. Tutti gli atti parlamentari presentati dall'UDC in quest'ultimo decennio, non da ultima la mozione che ho presentato poco prima di Natale, hanno finalmente portato qualcosa. Pare che l'ex-macello in futuro non sarà più ostaggio di un gruppetto di esagitati autogestiti ma tornerà a totale appannaggio della cittadinanza sotto varie forme. Questa è, per ora, un'ottima notizia. Verrà finalmente ristabilita la legalità e tutti potremo beneficiare dell'opera di riqualifica e restauro che la Città si appresta a mettere in atto in questo comparto pregiato. Ovviamente io, Raide Bassi e Tiziano Galeazzi continueremo a vigilare su questo, come su altri temi, non sia mai che questo guizzo di coraggio sia solo momentaneo in vista del ciclo elettorale che incombe”.

Di parere assolutamente contrario allo spostamento degli autogestiti, che non troveranno più spazio al Macello, il socialista Raoul Ghisletta. “L’odierna decisione del Municipio di Lugano di non prevedere in futuro spazi per l’autogestione nell’ex Macello durante e dopo i lavori di ristrutturazione è una decisione sbagliata.
La maggioranza del Municipio non ha voluto tenere in conto il valore dell’autogestione, realtà riconosciuta invece da varie città svizzere. Sì tratta di una decisione che anche tecnicamente non si giustifica, perché i lavori possono essere fatti a tappe. I lavori non inizieranno comunque prima di 3 o 4 anni, per cui c’è il tempo per il Municipio (e per il Consiglio comunale) di ripensare bene alla questione. Occorre sopratutto incoraggiare il dialogo con la realtà della autogestione e l’integrazione dell’autogestione nell’ex Macello, come chiesto dalla mozione PS che vuole trasformare l’ex Macello in una cittadella della solidarietà e della cultura popolare”.

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