La grafica della RSI sul no all'autodeterminazione
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25.11.2018 - 17:190
Aggiornamento: 21:42

Il Ticino controcorrente solo sulle vacche. Ginevra "alternativa" su due oggetti

Con lo spoglio di Berna, sono arrivati i dati definitivi. Sconfitta netta per l'autodeterminazione e vittoria limpida per la sorveglianza sugli assicurati

BERNA – La Svizzera, fatta eccezione per l’iniziativa per le vacche con le corna, vota come il Ticino: no all’autodeterminazione, sì alla sorveglianza agli assicurati.

Clamorosa nelle proporzioni la sconfitta dell’UDC, che vede la sua iniziativa bocciata in tutti i Cantoni. Se ciò può consolare la sezione ticinese, il nostro è stato il Cantone dove la contesa è stata più aperta, anche a Svitto e Glarona il sì supera il 40%, ma in altri Cantoni le percentuali sono molto nette. In generale, il no raccoglie ben il 66,2% dei voti, solo 33,8% i votanti che hanno detto sì.


Per quanto concerne la sorveglianza sugli assicurati, solo Giura (di stretta misura) e Ginevra (in modo più metto) dicono no. I sì alla fine sono stati il 64,7%, contro i 35,3% di no.

Controcorrente il Ticino, insieme a Ginevra (dunque il Cantone dove le maggioranze saranno meno contente dei risultati in genere), Basilea Campagna, Basilea Città, Sciaffusa e Glarona, per quanto riguarda l’iniziativa per le vacche con le corna. I no sono il 54,7% contro il 45,3% di sì. 

Da noi, vittoria comunque risicata, con il 50,4% che ha detto sì. Nei principali comuni, vince il sì a Bellinzona col 52,8%, a Locarno con quasi il 56%, il no a Chiasso col 51,9%, a Lugano col 51,8% e a Mendrisio col 53,6%.

 

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