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09.12.2019 - 09:000

Ticino&Lavoro scende in politica: "Gli altri sono concentrati su cadregopoli, noi vogliamo proporre, fare e concretizzare. Ecco cosa"

Presidente sarà Domenico Barletta, vice Giovanni Albertini: "Vogliamo impegnarci per i disoccupati, tutelare il ceto medio, agire per anziani e giovani. All'aeroprto servono voli panoramici, escape Room, un museo di aviazione, un simulatore di volo"

LUGANO – Da alcuni anni si conosce Ticino&Lavoro per il suo impegno, come associazione, a favore dei disoccupati residenti, un punto di riferimento per chi cerca un lavoro. Adesso Giovanni Albertini, fondatore e attualmente nelle fila del PPD, ha deciso di fare un passo in più: Ticino&Lavoro diventa anche Movimento e correrà per le elezioni comunali di Lugano.


Il presidente sarà Domenico Barletta, ex segretario del PPD, mentre Albertini sarà il vice. Lascia dunque il PPD, e con lui abbiamo fatto una chiacchierata per capire gli obiettivi della nuova compagine politica.

Quando e perché è avvenuta la scelta di creare un nuovo movimento?
“Abbiamo scelto di creare un movimento per portare avanti le nostre iniziative, idee e progetti dell’associazione Ticino&Lavoro ( vedi URC, agevolazioni del ceto medio, fenomeno dei frontalieri Svizzeri)”.

Quali sono i punti principali su cui concentrerete la vostra azione?
“Da cinque anni ci battiamo per la tutela del mercato del lavoro e dei disoccupati, abbiamo creato 4 servizi concreti per ricollocare le persone in difficoltà e dare ai datori di lavoro l’opportunità di reperire personale indigeno senza pagare una commissione. Vogliamo tutelare e agevolare maggiormente il ceto medio con sgravi fiscali mirati, combattendo nuovi rincari e tasse. Per gli anziani vogliamo puntare a proporre sempre più quartieri sostenibili intergenerazionali e senza barriere architettoniche con una componente aggregativa. Per i giovani desideriamo proporre dei progetti sviluppando delle attrazioni e stando al passo con le altre città del Mondo (mercato coperto, installazioni urbane, street art, eventi dove poter far festa). Vogliamo inoltre una città più verde e più attenta ai cambiamenti climatici in atto che punti maggiormente a sfruttare le energie rinnovabili, sfruttando le potenzialità idriche e solari”.


Il fatto che nascano movimenti nuovi vuol dire che i partiti attuali stanno fallendo?
“I partiti attuali si screditano a vicenda e sono troppo concentrati sul fattore cadregopoli e questo non va a beneficio dei cittadini, noi vogliamo semplicemente proporre, fare e concretizzare”.


Parlate di essere aperti a tutti e di non essere né di destra né di sinistra, cosa significa?
“Significa che porteremo avanti progetti e azioni concrete che vanno a beneficio dei cittadini senza guardare interessi personali o partitici”.


Che obiettivi numerici vi ponete?
“Puntiamo a fare un seggio in Consiglio comunale a Lugano per poi lanciare il movimento anche alle Cantonali tra 4 anni”.


Come vi ponete su: miliardo di coesione, riforma fiscale, scuola, salario minimo e aeroporto (citando i temi caldi del momento)?
“Siamo contrari al miliardo di coesione, la riforma fiscale deve agevolare il ceto medio e premiare i datori di lavoro che portano valore aggiunto al territorio assumendo manodopera locale, quindi una riforma fiscale più accurata e mirata! A livello scolastico puntiamo a introdurre da subito l’insegnamento del tedesco per stare al passo con i tempi e allargare poi in futuro le possibilità di assunzione o di formazione. Salario minimo assolutamente a favore, da applicare dove ora non ci sono i CCL, aeroporto si per la tutela dei 76 posti di lavoro, ma bisogna darsi una svegliata sviluppando da subito attività accessorie! Voli panoramici con elicotteri, aerei, scuola di volo, museo aviazione, escape Room, simulatore di volo e potenziando i servizi ai privati così da poter poi incassare e aumentare le entrate”.

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