POLITICA
Albertini spiega il 'colpaccio' Beretta Piccoli: "Indipendenza e libertà è ciò che cercava. Ticino&Lavoro può essere il futuro"
Il co-fondatore del neonato Movimento: "Dopo l'esclusione dal PPD, le ho scritto un messaggio offrendole..". E sul futuro: "Vogliamo cambiare un Ticino comandato sempre dai soliti noti"

LUGANO – Sara Beretta Piccoli lo aveva annunciato dopo l’amara e discussa esclusione dalla lista dei candidati per il Municipio. “Non continuerò con il PPD”, disse. E così è: “la grande esclusa” è passata alla corte del neonato Movimento Ticino&Lavoro con il quale correrà per un posto in Municipio.

“Dal Mtl – ha detto Beretta Piccoli a La Regione – mi aspetto innovazione, proposte, concretezza: Il PPD è troppo statico. Mi aspetto più flessibilità e non la necessità per forza di cose di dimostrare una linea di partito. Vedo molto entusiasmo, ci sono diversi giovani. E io porto la mia esperienza, di consigliera comunale ma anche di ex granconsigliera. Spero di poter portare un valore aggiunto a questo bel gruppo giovane”.

Del “colpaccio” di Ticino & Lavoro ne abbiamo parlato con Giovanni Albertini, co-fondatore del Movimento: “Con Sara – spiega a Liberatv – siamo amici da diverso tempo. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto anche a livello di consiglio comunale. Dopo la sua esclusione dai candidati PPD, le ho scritto un messaggio in cui, oltre ad offrirle la mia vicinanza, le ho proposto di collaborare con Mtl”.

E ancora: “Penso che il nostro partito le offra quello che davvero vuole. Noi diamo e garantiamo indipendenza. Sara, ma anche tutti gli altri membri, deve sentirsi libera di agire. E il futuro, secondo me, va in questa direzione: i partiti “big” non garantiscono più libertà di azione e pensiero. È per questo che è nato Ticino & Lavoro”.

Albertini parla anche degli obiettivi del suo Movimento in vista delle Comunali di aprile. “I nostri obiettivi – dice – vanno verso un’azione concreta. Non faremo una campagna fatta di aperitivi e ritrovi, ma saremo sul territorio a fare cose concrete. Ci confronteremo con la popolazione, come stiamo già facendo. Il nostro modo di fare è quello di non perdere tempo in polemiche e discussioni, ma proprio quello di agire. Stiamo, inoltre, formando i nostri candidati per prepararli al meglio in caso di elezione in consiglio comunale”.

“Vogliamo – conclude – cambiare il modo di fare politica, cambiare il modo di fare campagna e dare una ventata d’aria freschezza al Cantone che è sempre comandato dai soliti noti”.

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