IL BLOG DI DON GIANFRANCO
Anche la piccola Svizzera in ginocchio da Trump...
Don Feliciani: "Il Consiglio federale vuole proseguire i colloqui con gli Stati Uniti, ma con chi possiamo trattare?"

di Don Gianfranco Feliciani

Pensavamo che il presidente Trump avrebbe ignorato la piccola Svizzera e ci avrebbe lasciato in pace. Invece, non è stato così. La Svizzera sarà anche piccola, ma siccome ha i soldi perché non spennare anche lei? Ed eccoci messi alle strette con il ricatto dei dazi. Le tariffe doganali al 39% sono in vigore da giovedì mattina. Il Consiglio federale vuole proseguire i colloqui con gli Stati Uniti, ma con chi possiamo trattare? Sarà possibile un contatto personale con il Presidente? Il gigante Donald Trump avrà il tempo e la voglia di ricevere i politici della Svizzera? E magari anche quelli del Liechtenstein?

La verità è che Trump non ama l’Europa ed è felice di vederla divisa... È la logica antica del “divide et impera”, ossia del “dividi e comanda”. La Roma imperiale utilizzava ampiamente questa tattica per governare i popoli conquistati. È un principio strategico che si basa sullo sfruttare, o addirittura sul creare apposta, divisioni all’interno di un territorio o di un gruppo per indebolirlo e renderlo così più facile da controllare. Si fomenta la discordia e la rivalità tra i membri del gruppo, impedendo così che si uniscano per opporsi al potere dominante.

Se l’Unione Europea avesse risposto a Trump con un NO unanime, cosa avrebbe fatto Trump? Ma l’Europa, lo sappiamo, è tutt’altro che unita... E allora? Eccoli, tutti imbarazzati, gentili e sorridenti a trattare con un Presidente prepotente e aggressivo, felice di dimostrare a tutti che lui è il più forte.

Se l’Europa, Svizzera compresa, vuole mantenere la sua libertà ed affrontare con intelligenza le sfide dell’oggi, è necessario che ripensi alle sue radici. Che ripensi al significato preciso di quella parola che tutti abbiamo sulle labbra, ma che non sappiamo più cosa voglia dire esattamente... democrazia! La Grecia antica ha concepito la persona umana dentro l’orizzonte della “trascendenza”, cioè a partire dal suo rapporto con il divino, e il Cristianesimo ha specificato questo rapporto alla luce di Gesù Cristo e del suo Vangelo. Da questo terreno sono maturati quei frutti di libertà, di uguaglianza, di giustizia e di civiltà che costituiscono la caratteristica della visione democratica della convivenza umana. I nostri antenati, che nella bandiera hanno messo la croce di Gesù, l’avevano capito!

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