LEZIONI DI CIVICA
Franco Celio sulle pecore sbranate in Piazza Governo: "L'assurda glorificazione del lupo"
"Certo, il Governo deve far rispettare la legge. Nulla però gli impedisce di farsi portavoce delle preoccupazioni di propri cittadini"
TiPress/Pablo Gianinazzi

di Franco Celio

Non di rado, i mezzi d'informazione riferiscono di manifestazioni di piazza, orchestrate dall'una o l'altra organizzazione, per richiamare l'attenzione delle autorità, e più in generale dell'opinione pubblica, su questo o quel problema che le concerne. Ieri ve n'è stata una, abbastanza clamorosa, anche da noi: allevatori valmaggesi hanno scaricato in Piazza Governo, a Bellinzona, i cadaveri delle pecore aggredite da un lupo, per denunciare la sordità delle autorità cantonali, alle quali hanno già chiesto ripetutamente di intervenire per far presenti i loro problemi alle autorità federali.

Certo, il Governo deve far rispettare la legge. Nulla però gli impedisce di farsi portavoce delle preoccupazioni di propri cittadini.

All'estero le manifestazioni di piazza sostituiscono perfino quello che da noi è il diritto di referendum, per opporsi a determinate proposte del governo. In Italia, in Francia e altrove "déscendre dans la rue" è addirittura un classico dell'Opposizione, per rendere noto al pubblico il proprio dissenso dalla politica governativa.

Tornando alla protesta di Bellinzona, si trattava, come ha scritto un giornale,  di buttare metaforicamente "in faccia al Governo" le pecore sbranate, affinché tutti (WWF in testa) capiscano l'assurdità di quella glorificazione del lupo come animale inoffensivo, cui si assiste da qualche anno, e anche l'assurdità di quella vituperevole "Convenzione di Berna" che lo protegge in modo assoluto, neanche fosse un bene di prima necessità. "Convenzione" firmata ingenuamente anche dalla Svizzera quando sembrava che i lupi stessero scomparendo dalla faccia della terra, ma oggi con l'attuale invasione, decisamente superata.

 

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