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02.06.2018 - 12:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Sorpresa (relativa): i tifosi dell'Ambrì stanno con Gobbi. "Se uno non ha nulla da nascondere non vedo perché non farsi identificare. La curva è viva anche senza tifo organizzato"

Secondo il sondaggio proposto da un gruppo Facebook di tifosi dell'Ambrì, il 63% degli interpellati non è contrario alle misure proposte dal Ministro e non vuole rinunciare ad andare allo stadio. "Se tutti si comportassero in modo civile..." Si invoca una soluzione che sia una via di mezzo

AMBRÌ – Sorpresa, non tutti i tifosi dell’Ambrì la pensano come la Gioventù BiancoBlu. O meglio, sorpresa sino a un certo punto, perché notoriamente gli ultras hanno un codice loro che non sempre è condiviso da tutti. Se loro sembrano disposti, seppur a malincuore, a rinunciare a seguire la propria squadra per non farsi schedare, molti altri fans appaiono contrari.

Emerge nettamente da un sondaggio di un noto gruppo Facebook di fans leventinesi, “HCAP – Lo spirito della Valle”. Alla domanda, sostanziale, “state con la GBB o con Gobbi”, circa il 63% si schiera con il Consigliere di Stato. Ovvero, non abbiamo nulla da nascondere.

Qualcuno comunque fa notare di sentirsi un delinquente se perquisito. “Ogni volta mi girano le p---e, proprio perchè già all'entrata ti trattano come un potenziale criminale... e la foto, e il documento, e la perquisizione che neanche in aeroporto... io sono una persona normale, mica un cretino che va allo stadio per creare problemi, e mi da fastidio venire trattato come un cretino anche io. È una questione di principio. e poi per tutti i reati in Svizzera vale la presunzione di innocenza, non vedo perchè bisogna schedare tutti...”.

Ma non tutti sono d’accordo, anzi. “Se tutti si comportassero in modo civile non ci sarebbe la necessità di applicare determinate norme. Le nostre squadre necessitano il sostegno dei loro tifosi senza inveire contro gli avversari!!!!! Siate più civili!!!”, e ancora, “se uno non ha niente da nascondere non vedo il problema a farsi identificare”.

Certo, la GBB eventualmente mancherà, però , “sono passati 40 anni dalla mia prima partita vista alla Valascia e la GBB non esisteva certo non c’erano delle belle coreografie come adesso ma la curva l’ho vista colma di tifosi che cantavano e incitavano i giocatori anche senza il tifo organizzato”.

Qualcuno si domanda se per decidere di rinunciare non abbiano qualcosa da nascondere. Con ogni probabilità è la mentalità ultras a impedir loro di scendere a compromessi.

Altri invocano una soluzione che sia una via di mezzo: probabilmente l’idea migliore, sennò a farne le spese saranno inevitabilmente i club e lo spettacolo
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