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24.06.2019 - 09:520

Marzio Franscella: "Vincere in Canada emozione bellissima. Il pugilato ticinese è in crescita"

Il pugile di Minusio racconta l'indimenticabile weekend a Edmonton: "L'avversario era un tipo tosto con le mani pesanti. È stato pericoloso fino all'ultimo secondo"

MINUSIO – Quello appena trascorso sarà un fine settimana che difficilmente scorderà Marzio Franscella, il primo pugile ticinese professionista a disputare e vincere un incontro oltre oceano. Il pugile di Minusio, che si allena alla Boxe Club Ascona agli ordini dell’allenatore Alfredo Farace, ha sete di successi e da quando ha guadagnato lo status di “pro“ è inarrestabile.

I numeri parlano per lui: nove vittorie in altrettanti incontri. Ma la determinazione di Franscella, ora, la conoscono anche in Canada, dove nel weekend al Shaw Conference Centre di Edmonton ha sconfitto il messicano Juan Sergio Torres Perez scalando ulteriormente il rating della categoria Super middleweight e togliendosi la soddisfazione di rientrare, sempre nella sua categoria, tra i primi tre in Svizzera.

Con il pugile ticinese abbiamo parlato delle emozioni vissute nel weekend, di obiettivi futuri e di tanto altro ancora.

Marzio, in una recente intervista dicesti "spero di lasciare un buon ricordo ai canadesi". E così è stato. Quanto ti fa felice l'esito dell'incontro?

"Penso proprio di sì. C’è stata moltissima gente che durante la serata dopo l'incontro mi ha fermato per farmi i complimenti.
Il match è stato duro; il mio avversario era un tipo tosto con le mani pesanti. È stato pericoloso fino all'ultimo secondo.
Sono comunque contentissimo per come ho gestito l’incontro e naturalmente di aver portato a casa la vittoria".

Ti saresti mai aspettato di diventare il primo ticinese a solcare l'oceano per un incontro professionistico?

"Assolutamente no. È una cosa di cui vado molto orgoglioso. Volare in Canada è stata una grandissima opportunità ed esperienza".

Come è cambiata la tua vita da “dilettante” a professionista?

"La mia vita, con il passaggio al professionismo, non è cambiata molto. Lavoro ancora al cento per cento nella ditta di famiglia come disegnatore Metalcostruttore pur essendo professionista. L'unica sostanziale differenza è che da professionista la programmazione degli incontri, che svolgo insieme al mio manager e allenatore, è più flessibile, mentre da dilettante ci sono gli incontri "fissi" e per gli altri incontri può capitare che ti chiamino pochi giorni prima dell'incontro per chiedere la disponibilità. Questa situazione mi obbligava a mantenere sempre un ritmo alto negli allenamenti. Con la possibilità di "programmare" il periodo degli incontri posso permettermi di avere dei periodi di "relax", dove posso staccare un attimo con la boxe per focalizzarmi sul altri aspetti mentali e sportivi, in quanto mi piace essere il più completo possibile su tutti fronti".

Hai parlato di preparazione. In cosa consiste il programma d' avvicinamento al match?

"La preparazione è pianificata ed organizzata assieme al mio allenatore Alfredo Farace in base a l’incontro che devo fare e l’avversario che dovrò incontrare. La preparazione dura da 1 a 2 mesi. In settimana mi alleno ad Ascona tutte le sere, il sabato vado a Milano a fare sparring e la domenica solitamente faccio corsa lunga oppure resto a Milano per fare un'altra seduta di sparring. Le ultime due settimane, a dipendenza del peso, vado a correre alla mattina prima di andare a lavorare.
Naturalmente, durante tutto il periodo di preparazione, devo controllare minuziosamente l’alimentazione in modo tale di aver le forze per tutti gli allenamenti e il lavoro e allo stesso tempo "dimagrire".

Come è messo, a livello generale, il pugilato ticinese?

Nei professionisti c’è Riccardo Silva che ha appena difeso (e mantenuto) il titolo svizzero. Ci tengo comunque a menzionare anche Vissia Trovato, che si allena e collabora con il nostro club pur avendo la licenza italiana. Attualmente in Ticino, a livello dilettantistico, ci sono diversi bravi pugili (ragazzi e ragazze) che stanno crescendo bene. In questi ultimi anni si può notare un aumento di interesse per il pugilato da parte delle donne, che sanno essere molto toste...".

Quale, invece, il tuo prossimo obiettivo?

"Per intanto in previsione c’è un po' di vacanza estiva. A livello sportivo mi allenerò con meno intensità e andando a lavorare più in dettaglio su certi aspetti che durante la preparazione non riesco a curare. Poi, da settembre-ottobre, ricomincio la preparazione in vista di un qualche match invernale. Ci sono in programma due incontri, ma devono ancora essere confermati da parte degli organizzatori. L'obiettivo resta sempre lo stesso: continuare a crescere come atleta sia a livello tecnico sia a livello di classifica mondiale, procedendo passo per passo senza bruciare tappe e senza marciare sul posto con incontri contro avversari "nulli".

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