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21.06.2021 - 10:540
Aggiornamento: 27.06.2021 - 12:47

Renzetti nel vendere il Lugano è stato 'fregato'? "Spero non falliremo, ho fatto sacrifici per dieci anni"

Ora teme una frode. I soldi che dovevano arrivare non sono entrati in cassa. "I nuovi proprietari hanno fatto cose che per contratto non avrebbero dovuto fare. Spero che l'allenatore resti a Milano, o in Brasile, in attesa che tutto si sistemi"

LUGANO - “Spero soltanto che non stia succedendo una frode!”. Sono parole scioccanti quelle di Angelo Renzetti sul passaggio di proprietà e sul futuro dell'FC Lugano. Il presidente bianonero, intervenuto questa sera su EcoTV (la trasmissione andata in onda questa sera sulla pagina Facebook di ecodellosport.ch), ha parlato senza peli sulla lingua del delicatissimo momento che sta attraversando il club. Dichiarazioni che non mancheranno di suscitare un polverone.

Di seguito la trascrizione dell'intervista condotta da Luca Sciarini.

Presidente, cosa sta succedendo? Dobbiamo essere preoccupati per la situazione Lugano?

“Mi piacerebbe poter tranquillizzare tutti ma non è possibile in questo momento. Non sono tranquillo nemmeno io…”.

Ma in due parole cosa sta accadendo?

“Spero soltanto che non stia succedendo una frode!"

Addirittura?

“Addirittura, sì”.

Pensa di essere stato frodato presidente?

“Non è che lo penso, vorrei soltanto che non avvenisse questo”.

Ma come è possibile che una persona così scaltra come Lei si faccia “fregare” così?

“Perché io sono furbo ma onesto. Non è una questione di essere o meno creduloni: io cerco di rispettare i patti, poi se c’è qualcuno che invece non li rispetta, io non posso farci nulla. Non posso andare lì con la pistola”.

La domanda che ci si fa è questa: come mai senza avere le garanzie economiche, Renzetti ha dato in mano le chiave della società ai nuovi dirigenti? Bisogna avere molta fiducia nelle persone per fare una cosa del genere, no?

“Sì lo so, ma il calcio va veloce, bisogna fare il mercato, c’è una preparazione da svolgere e stipendi da pagare. Sarebbero dovuto arrivare dei pagamenti e invece finora sono avvenute soltanto delle spese. Ora devo cercare di tenere la barca a galla”.

Ma i soldi che Lei sta aspettando arriveranno?

“Io spero di sì, anche perché avevo già fatto la mia settimana di vacanza con tranquillità, pensando di essermi tolto un fardello dalle spalle e invece probabilmente ce l’avrò ancora più pesante di prima”.

La  licenza arriverà mercoledì?

“Non lo so, ma spero di sì. Io ho fatto tutto il possibile, ho avuto fiducia nelle persone e penso di aver dato tutto ciò che potevo. Se gli altri non hanno la volontà di rispettare gli accordi o hanno degli scheletri nell’armadio non posso farci nulla”.

Non crede di aver sbagliato anche Lei a questo punto?

“È possibile, probabilmente ho dato fiducia laddove non dovevo. Mi spiace per tutti, giocatori e impiegati della società, che venerdì sono venuti da me molto preoccupati, per i tifosi e ovviamente anche per me stesso”.

Tra l’altro la nuova dirigenza sta firmando contratti importanti e verosimilmente onerosi, vero?

“Hanno fatto delle cose che per contratto non avrebbero nemmeno potuto fare. Io mi sono fidato, pensando che avrebbero portato avanti delle trattative senza arrivare alla firma”.

Tra questi nuovi contratti c’è pure quello del nuovo allenatore Braga.

“Io spero che l’allenatore resti a Milano, o addirittura che torni in Brasile in attesa che le cose si sistemino. Vista la caratura del personaggio rischiamo di fare delle figure barbine in tutto il mondo”.

L'interessamento del gruppo legato a Heusler c'è ancora?

"Mi sono già mosso in questo senso ma bisogna vedere cosa vuol fare Novosleskyi, che non vuole cedere il suo 40% mentre Heusler vuole il 100%. Se non lo farà si assumerà le sue responsabilità".

Possiamo terminare con un messaggio di speranza? Il Lugano non fallisce, vero?

“Spero proprio di no. Ho fatto sacrifici per dieci anni e non vorrei scivolare proprio adesso su una buccia di banana”.

 

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