TRIBUNA LIBERA
Per i mezzi di trasporti e per gli agglomerati, sì al FOSTRA
di Roberta Pantani
Tre anni fa il popolo svizzero ha sostenuto in votazione popolare l’inserimento nella Costituzione di un fondo di durata illimitata per finanziare la gestione, la manutenzione e la creazione di infrastrutture ferroviarie (il fondo FAIF). Il 12 febbraio 2017 i cittadini sono chiamati alle urne per pronunciarsi su un fondo analogo. Il FOSTRA, il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato, sarà destinato da una parte per il finanziamento a lungo termine della gestione e della manutenzione delle nostre strade nazionali, quindi della rete autostradale. D’altra parte, servirà a finanziare i contributi federali per la realizzazione della rete dei trasporto pubblici come i tram, i bus e tutte quelle opere previste nei programmi d’agglomerato. Ricordiamo che in Ticino, nelle quattro zone del Cantone (Bellinzonese, Locarnese, Luganese e Mendrisiotto) si è in procinto di realizzare i programmi d’agglomerato di terza generazione. In generale, questi progetti sono di ampio respiro e coinvolgono diversi aspetti dello sviluppo urbano: hanno infatti lo scopo di favorire il coordinamento fra lo sviluppo dei trasporti, del paesaggio e degli insediamenti. Migliorano anche il trasporto pubblico a complemento delle opere Alp Transit, ampliano la rete della mobilità ciclopedonale, sgravano i quartieri residenziali dal traffico di transito, migliorano la sicurezza della rete stradale e promuovono la mobilità aziendale di comparto. Inoltre, grazie al FOSTRA, 400 chilometri di strade cantonali entreranno a far parte della rete delle strade nazionali di competenza della Confederazione. Per il Ticino ciò si tradurrà ad esempio nella realizzazione dell’allacciamento A2-A13 sul piano di Magadino tramite galleria e nella concretizzazione della circonvallazione di Stabio fino al Gaggiolo. Opere fondamentali per il nostro Cantone che senza il passaggio alle strade nazionali non potrebbero venir finanziati. Qualora il 12 febbraio il popolo voterà Sì al FOSTRA, la Svizzera – e quindi il Ticino - seguirà la via della complementarietà dei mezzi di trasporto, ovvero il sostegno alla ferrovia, alla strada e ai trasporti pubblici. In caso di un no popolare, i programmi d’agglomerato dovranno essere abbandonati e l’esercizio e la manutenzione della rete delle strade nazionali non potranno più essere effettuati sulla base di una pianificazione pluriennale.Per la complementarietà dei mezzi di trasporto e per poter garantire uno sviluppo sostenibile ai nostri agglomerati, votiamo SÌ al FOSTRA il 12 febbraio.
Roberta Pantani
, consigliera nazionale Lega
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