Prezzo:
Venerdì 22 | 21.30
Spettacoli
Mendrisiotto
VORREI UNA VOCE
di e con Tindaro Granata
con le canzoni di Mina
ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino
produzione LAC Lugano Arte e Cultura in collaborazione con Proxima Res
durata 75 minuti
adulti
Scritto e interpretato da Tindaro Granata, Vorrei una voce è uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, fortemente ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.
Siamo nel luogo in cui si condivide il racconto di un’esperienza intima. Le storie che ascoltiamo sono forti, tese, estreme. Cinque donne, ciascuna percorrendo a suo modo il sentiero della vita, inciampano nel reato. La musica di Mina, nell’ambito di un laboratorio teatrale condotto in carcere, ne è testimone, aiuta le protagoniste a sublimare i propri desideri e, forse, a ricucire qualche strappo. Il discorso diretto lascia pian piano spazio alle voci delle protagoniste e alla loro toccante interpretazione in playback di uno dei colossi della musica italiana. Come mondi che ci attraversano, colori in controluce invadono la scena e cordoni di luminarie vibrano quali anime in cerca di uno spiraglio di libertà.
“Vorrei una voce nasce da un incontro speciale che ho fatto all’interno della Casa Circondariale di Messina, nella sezione femminile. Stavo vivendo un periodo molto particolare della mia vita e, quando mi sono trovato lì e ho dovuto scegliere su cosa lavorare, non avendo desiderio di fare altro se non trovare una pace interiore che in quel momento non avevo, ho proposto a una decina di ragazze di mettere in scena l’ultimo concerto live di Mina, svoltosi il 23 agosto 1978 presso lo storico locale notturno toscano La Bussola. Questo lavoro nasce dall’esigenza di voler raccontare, attraverso le canzoni di Mina, un incontro di anime avvenuto in un luogo molto particolare.
L’idea era quella di entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto sarebbe stato possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente ad annullare tutto questo. Ognuna di loro aveva a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora.
In Vorrei una voce in scena ci sono solo io, delle ragazze mi porto i loro occhi, i gesti, le loro lacrime e i sorrisi. Grazie a loro racconto storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante: vogliono l’amore per la vita, quella spinta forte ed irruente che ti permette di riuscire a sopportare tutto, a fare tutto affinché si possa realizzare un sogno”.
Tindaro Granata