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Cronaca
24.09.2018 - 12:250
Aggiornamento: 25.09.2018 - 18:46

Pantani contro Don Feliciani, "se andasse via farebbe felici molti"

"Se ritiene di vivere in un Paese che non gli aggrada, non ha che da fare le valigie. Risolverebbe un problema non da poco alla Curia"

CHIASSO – L’omelia di alcune domeniche fa, dove affermava di come la Svizzera apra le porte alle prostitute e non ai migranti, aveva suscitato polemiche. Don Gianfranco Feliciani spesso non passa inosservato, e dalle pagine del Mattino ieri Roberta Pantani gli ha riservato frasi durissime, anche un invito a lasciare il paese.

Andiamo con ordine. Non solo la citata omelia ha indispettito la Municipale. “Se quello delle prostitute deve essere un chiodo fisso del nostro predicatore, il suo amore per i migranti rimane invece incondizionato, tanto da utilizzare per la funzione di chierichetti, bambini provenienti da altre culture, migranti pure loro. Ora, con tutto il rispetto dei bambini, che sono uguali in tutto il mondo, mi chiedo quale sia la recondita ragione di tale atto”. E ricorda come ai tempi della sua infanzia essere chierichetto fosse una funzione ambita.

C’è poi la questione del Giorno del Digiuno federale. “Se la memoria non mi fa difetto, mi risulta che proprio in occasione di questa giornata, nelle Chiese si canta il Salmo svizzero, per ribadire il senso di appartenenza alla comunità di questo Paese. Salmo che dal predicatore religioso domenicale non è stato invece fatto intonare, con spregio non indifferente delle disposizioni vescovili”.

Da qui, le stoccate. “Ora, se il Feliciani ritiene di vivere in un Paese che non gli aggrada, non ha che da fare le valigie e partire per altri lidi (meglio se lontani). Ciò facendo, risolverebbe anche un problema non da poco alla Curia, che del Feliciani non sa più che farsene, non riuscendo neppure a trasferirlo in altre parrocchie, perché non particolarmente gradito. I cittadini chiassesi, i sempre meno astanti alle sue funzioni domenicali, migranti, prostitute, agenti di polizia, politici, donne, uomini e bambini tutti ne sarebbero lieti”.

Parole davvero dure, che lasciano intendere come si sia già provato a trasferire Don Feliciani senza riuscirvi e come egli non si più gradito da buona parte dei cittadini chiassesi.

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