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Cronaca
10.02.2019 - 10:420

Argo1, il Cantone dovrebbe ancora 200mila franchi

L'ex responsabile dell'azienda di sicurezza Marco Sansonetti: "Impensabile che nei 35 franchi all'ora da noi richiesti fossero comprese le indennità per il tempo di viaggio. Si tratta di una svista dei contabili..."

Il caso Argo1 si arricchisce di un nuovo capitolo. Il Cantone – riferisce il Caffè – non avrebbe rimborsato le spese di trasferimento e le indennità per il tempo del viaggio degli agenti che, dalla sede di Cadenazzo, dovevano raggiungere il centro richiedenti d'asilo a Peccia. Il tutto per circa 200mila franchi.

Un rimborso inevaso – scrive sempre il domenicale – sfuggito ai funzionari dell'Ufficio del sostegno sociale, al Controllo cantonale delle finanze, alla Commissione parlamentare d'inchiesta e al curatore fallimentare. Ma perché, allora, il Cantone non ha mai versato i 200mila franchi all'azienda di sicurezza? Semplice, perché Argo1 non ha mai presentato le fatture per le menzionate spese con i relativi giustificativi.

"È impensabile – dice al Caffè l'ex responsabile di Argo1 Marco Sansonetti – che nei 35 franchi all'ora da noi richiesti fossero compresi anche i costi delle trasferte e le indennità per il tempo di viaggio. Penso che si tratti di una vista da parte dei contabili".

A Peccia, Argo1 impiegava 6 agenti, i quali hanno prestato servizio per un totale di 525 giorni. Vero è che il Cantone aveva messo a disposizione degli agenti un appartamento per 1200 franchi al mese, al fine di evitare la trasferta quotidiana da Cadenazzo. Appartameno che non veniva "sfrutatto" dai dipendenti di Argo1.

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