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Cronaca
10.08.2019 - 11:450
Aggiornamento: 13:28

Follia sul treno, in trenta contro una. La insultano perchè scura di pelle e le sbattono una porta in faccia

Il tragitto era breve, solo cinque minuti, ma per una donna è stato di paura. La porta le ha lasciato il naso gonfio, dei segni vicino all'occhio e dolore alla testa. Gli aggressori venivano da una partita dall'HCL

BELLINZONA – Una brutta avventura durata, per fortuna, pochi minuti. Ma sono stati minuti di terrore. Una donna di colore, residente in Ticino da una dozzina d’anni, è stata insultata e quasi aggredita sul treno nella tratta Castione/Arbedo-Bellinzona. Per fortuna, come detto, un viaggio breve…

Alle 22.49 la donna prende il treno e sul convoglio incontra un gruppo di giovani, provenienti probabilmente dalla partita di hockey tra Lugano e Biasca Rockets, giocatasi a Biasca. Cominciano, senza motivo, a insultarla. 

Lei è di origine indiana e rumena, e viene presa di mira per il colore della sua pelle. Le intimano, in modo ben poco carino, di lasciare il Ticino. Sono una trentina, lei è sola. “Ho temuto per la mia sicurezza, erano davvero in tanti”.

Lo racconta a La Regione, delusa e arrabbiata. “C’è poco rispetto. Indipendentemente dal colore della pelle siamo tutti uguali”, spiega.

Ad un certo punto, addirittura, uno dei giovani si mette di fronte a lei per impedirle di passare da uno scompartimento all’altro e addirittura le chiude la porta in faccia, lasciandole il naso gonfio, dei segni rossi vicino all’occhio e dolore alla testa.

Spaventata chiama la Polizia, alla stazione di Bellinzona arrivano gli agenti della Cantonale, che però chiedono i documenti solo a lei. Il gruppo di aggressori, tra cui sono presenti anche delle ragazze, cambia treno e va a Lugano.

Lasciando nella donna dolore fisico, amarezza e dispiacere.

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