CRONACA
Mai più penuria di dispositivi di protezione: il Consiglio di Stato sostiene sei realtà imprenditoriali locali
Il Governo "ha sostenuto le iniziative di alcuni imprenditori locali per l’insediamento in Ticino di unità produttive di materiale di protezione. I progetti sinora concretizzati sono 6". Ticino ben messo invece come disinfettanti e medicinali

BELLINZONA – Il primo periodo in cui imperversava la pandemia di Coronavirus la Svizzera, e con essa il Ticino, si è trovata in difficoltà a reperire i dispositivi di protezione necessari, dalle mascherine ai disinfettanti. E l’esperienza ha insegnato: il Consiglio di Stato si è mosso per far sì che una penuria simile non si ripeta.

Il Governo ha risposto a un’interrogazione del leghista Massimiliano Robbiani, che chiedeva lumi in merito al sequestro di materiale igienizzante avvenuto alla dogana di Domodossola. Non ha saputo rispondere in merito alla richiesta se parte del materiale fosse destinato al Ticino (l’episodio non rientra fra quelli segnalati al SMCC o al farmacista cantonale) ma è stato confermato come blocchi di materiale abbiano toccato anche il Ticino.

La Svizzera, si legge nel testo, ha adottato “alcuni provvedimenti finalizzati al controllo dell’esportazione di alcuni beni rilevanti ai fini di mantenere le capacità dell’assistenza sanitaria. Al Consiglio di Stato non è tuttavia noto se queste disposizioni siano state anche concretamente applicate per impedire l’esportazione dal nostro Paese di materiale essenziale, la cui disponibilità in Svizzera era divenuta particolarmente scarsa”.

I rischi di una crisi mondiale quale una pandemia, si legge ancora, sono ora chiari. E sono state dunque prese delle misure per evitare, se si ripresentasse una situazione simile, un’ulteriore penuria di materiale. “Il Consiglio di Stato ha sostenuto le iniziative di alcuni imprenditori locali per l’insediamento in Ticino di unità produttive di materiale di protezione. I progetti sinora concretizzati sono 6, di cui 5 concernono la produzione di mascherine chirurgiche e una di camici usa e getta".

Rimane comunque una dipendenza dall’estero per quanto concerne le materie prime ma il Governo precisa come queste realtà locali verranno favorite quando si tratterà di acquistare materiale di protezione.

Per contro, ci si è trovati molto meno in difficoltà per quanto concerne i disinfettanti e i medicamenti.   

Potrebbe interessarti anche

POLITICA

La Deputazione ticinese alle Camere federali appoggia il Governo nella lotta alla pandemia

CRONACA

"Carenza di farmaci in aumento anche in Ticino?"

POLITICA

Imprenditori e politici al Consiglio di Stato: "Basta chiusure dopo il 28 febbraio"

CRONACA

Le aziende di famiglia alzano la voce: "Governo, fatti sentire. Servono riaperture"

CRONACA

Un Ticino compatto dietro al suo Governo ma più distante da Berna

CRONACA

Tutti in coro: "Giusto riaprire, ma insistiamo sull'attenzione!". Dall'8 giugno si potranno rivedere gli anziani nelle strutture

In Vetrina

IN VETRINA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Quarant’anni di sommelier ticinesi, un brindisi a Piero Tenca

27 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025