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Cronaca
09.04.2021 - 18:270
Aggiornamento: 12.04.2021 - 13:40

Nuovo decreto di abbandono per l'agente finito nell'inchiesta Clemente-Wicht

In particolare è stato ritenuto che non c'è alcun elemento per sostanziare indizi di colpevolezza a carico del denunciato e che l'agente abbia agito nell'ambito delle sue competenze, senza travalicarle

BELLINZONA - Il Comando della Polizia cantonale ha preso atto con soddisfazione della sentenza con cui la Corte dei reclami penali (CRP) ha confermato il decreto di abbandono nei confronti di un suo agente. L'ispettore principale era in particolare stato denunciato nel contesto di un'inchiesta per presunti reati finanziari riguardante un 54enne fiduciario (Paolo Clemente Wicht).

Come già avvenuto nel giugno 2020, quando era stato emanato un decreto di abbandono, sono ora venute nuovamente a cadere le contestazioni avanzate nelle varie sedi giudiziarie dal fiduciario, che metteva in particolare in discussione l'operato dell'agente.

La Corte composta dai giudici Mauro Mini (presidente), Raffaele Guffi e Giovan Maria Tattarletti ha confermato che l'agire dell'ispettore principale non ha configurato i reati di favoreggiamento, abuso di autorità e violazione del segreto d'ufficio. In particolare è stato ritenuto che non c'è alcun elemento per sostanziare indizi di colpevolezza a carico del denunciato e che l'agente abbia agito nell'ambito delle sue competenze, senza travalicarle.

Queste conclusioni pongono ora fine al procedimento penale, dal momento che contro la sentenza della Corte dei reclami penali non è stato interposto ricorso.

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