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30.01.2020 - 15:080

Il paradosso shock di un magistrato italiano: "Conviene di più uccidere la moglie che divorziare"

Per uno strano caso del web, un video di qualche mese fa di Piermcamillo Davigo è divenuto virale in questo giorno. "E in quel modo il giorno dopo puoi fare la comunione, col divorzio no"

ROMA – Un paradosso, certo, ma che non può che scatenare polemiche. Protagonista di un video che risale a qualche mese fa e che però per qualche strano motivo del web è divenuto virale negli ultimi giorni. 

Secondo il magistrato Piercamillo Davigo, “è più conveniente ammazzare la moglie che divorziare”. Certo, viene ripetuto ovunque che si tratta di un paradosso, ma in un periodo in cui si urla alla violenza sulle donne ogni due per tre, non può passare inosservato.

La motivazione? I tempi di divorzio sono lunghi (si riferisce all’Italia, dove comunque sono stati abbreviati), spesso quasi eterni.

“Per la soppressione del coniuge la pena prevista è trent’anni. Ma vediamo cosa succede. Se uno ammazza la moglie e confessa, porta a casa le attenuanti generiche. Grazie alla sua versione, l’unica, magari si becca anche l’attenuante della provocazione. E risarcisce il danno che in realtà è il costo della separazione”, dice. 

Insomma, tra una cosa e l’altra si arriva a 4 anni e 4 mesi, da scontare non in carcere però: “I requisiti non ci sono. Pericolo di fuga? Si è costituito. Inquinamento delle prove? Ha confessato. Reiterazione del reato? È vedovo!. Un anno e quattro mesi ai domiciliari e poi servizi sociali”.

E addirittura “dal giorno dopo può fare la comunione, col divorzio no”.

Un messaggio, appunto, paradossale, che in realtà punta il dito sul sistema giudiziario italiano, ritenuto “criminogenio”, che però fa discutere.

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