Riguardo a queste presidenziali vi erano 11 candidati con 11 progetti e visioni differenti, e per il secondo turno ne rimangono due. Essendoci la Le Pen è dunque chiara la scelta del sistema imposta agli elettori visto che non si basera sui programmi, ma bensì sul votare contro un partito “estremo” che sostiene la sua candidata semplicemente perché contrario ai loro voleri, visto che Macron non ha ufficialmente né partito, né programma, né deputati, ma da bravo illusionista politico ha fatto sì che gli sconfitti del primo turno si siano vergognosamente allineati dietro di lui: il defunto PS, la destra, i comunisti, i centristi, le lobby, le multinazionali del CAC 40, la finanza, gli islamisti.