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Cronaca
05.05.2017 - 08:000
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

"Sembrava più un incontro di boxe che un dibattito elettorale. Se dovesse vincere Macron, prepariamoci a un'insurrezione popolare, e non è detto che Hollande..."

Il francese Philippe Bouvet commenta per noi il dibattito televisivo fra i due candidati francesi. "Prevedo che sivoterà contro il Front National e non a favore di un programma per il paese"

di Philippe Bouvet*

Ho avuto modo di seguire, come altri 16,5 milioni di spettatori, l’unico e, diciamolo pure, triste dibattito tra i 2 candidati, che personalmente mi ha lasciato l’amaro in bocca.

Premetto che sarebbe anche ora che certe élite moraliste la piantino di etichettare come “estremi” certi candidati che presentandosi non fanno altro che proporre un programma ed una visone per la Francia ridotta ormai ad una potenza materasso visto i disastri interni e diplomatici degli ultimi 30 anni!

Riguardo a queste presidenziali vi erano 11 candidati con 11 progetti e visioni differenti, e per il secondo turno ne rimangono due. Essendoci la Le Pen è dunque chiara la scelta del sistema imposta agli elettori visto che non si basera sui programmi, ma bensì sul votare contro un partito “estremo” che sostiene la sua candidata semplicemente perché contrario ai loro voleri, visto che Macron non ha ufficialmente né partito, né programma, né deputati, ma da bravo illusionista politico ha fatto sì che gli sconfitti del primo turno si siano vergognosamente allineati dietro di lui: il defunto PS, la destra, i comunisti, i centristi, le lobby, le multinazionali del CAC 40, la finanza, gli islamisti.

Probabilmente non potrà governare visto che vi saranno tutti i dinosauri della politica francese, dai comunisti ai socialisti arrivando al centro destra non più voluti dal popolo, a meno che certe “alliance” non siano già state siglate in previsione delle legislative. Ciò che dimostrerebbe quanto sostenuto da molti che il PS Francese è morto ed En Marche è il PS col nome cambiato che perpetrerà la disastrosa politica di Hollande tradendo ed ingannando il popolo.È' dunque legittimo chiedersi con quale spudoratezza gli elettori potranno rivotarli sotto altre spoglie alle legislative dopo questi 5 anni.

La Le Pen ha proposto un programma di 144 punti dove vuole ridare sovranità e potere al popolo, applicare misure di rispetto repubblicano e di laicità, ristrutturare la scuola, occuparsi delle pensioni, impostare un rilancio economico e sociale evitando austerità e risparmiando la dove vi sono spese inutili, ma solo le legislative potranno dire se avrà una maggioranza o meno, dove la destra pensa già di avere vinto ipotizzando una potenziale coabitazione col nuovo locatario dell’Eliseo.

Purtroppo il risultato finale presidenziale si baserà sul voto contro un partito (FN) e non per un progetto in favore della Francia e dei suoi cittadini.

Nel dibattito ho visto una Le Pen determinata, preparata, aggressiva e sicura di se, mentre il suo rivale Macron è stato messo alle corde, ha cercato di denigrare continuamente la sua avversaria dandole della bugiarda, ha negato di avere avuto responsabilità nel governo Hollande, del quale è uno dei principali artefici della politica economica con i risultati disastrosi sotto gli occhi di tutti. Rimangono molti interrogativi sul suo reale patrimonio, come pure sul suo programma visto che non è altro che una fotocopia dell’applicazione delle direttive dell’UE, e sopratutto su chi vi sarà al governo se venisse eletto.

Visto la coerenza del personaggio non mi stupirebbe che Hollande avesse un posto di rilievo (primo ministro o consulente speciale), per continuare la disastrosa politica fatta negli ultimi 5 anni. Ormai la finanza dopo avere preso in ostaggio i governi attraverso le banche ed il mondo politico, a completamento dell’opera, ora presenta i suoi candidati, creati ad arte, grazie ai quali potrà assicurarsi illimitatamente risorse per i suoi interessi privati e parallelamente continuare lo smembramento delle sovranità nazionali come già in atto da anni.

Forse la Le Pen potrà non piacere a molti, ma ha almeno il coraggio di non sottomettersi al sistema, ed in caso di vittoria di Macron, aspettiamoci ad un'insurrezione a breve se non ad una guerra civile visto quanto vuole applicare in danno al popolo. Molti saranno delusi perche si renderanno conto di essere stati manipolati ed illusi. Ha detto bene la Le Pen: “di sicuro alla Presidenza della Francia ci sarà una donna, o io o la sig.Merkel!” E le molteplici arrampicata sui vetri di Macron non lasciano presagire niente di buono al riguardo.

Il dibattito sarà almeno servito a informare la gente indecisa sui rischi reali che subiranno le classi medie e precarie della popolazione.

Quanto ai due conduttori del dibattito, nonostante la notevole conoscenza ed esperienza politica non sono stati all’altezza della conduzione facendo sì che il dibattito somigliasse più ad un incontro di boxe che ad un dibattito politico.

Domenica la Francia dovrà scegliere se essere consegnata a Banchieri, Finanza ed interessi privati oppure se ritrovare la sua sovranità. Vedremo se il popolo soprà cogliere l’occasione per evitare una catastrofe annunciata in caso Macron venga eletto, perché saranno 5 anni di Hollande bis alla potenza  dieci!

*cittadino franco-svizzero
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