“Prima di tutto ci sono le procedure come le verifiche sul posto da parte della scientifica. Lunedì avremo un sopralluogo della compagnia assicurativa, stiamo organizzando la ricostruzione. Riceviamo molti messaggi, vediamo molta tristezza da parte di tanta gente, di intere famiglie. La capanna aveva anche delle attività, dei campus per bambini, per esempio, dai 6 ai 12 anni, non ospitava solo persone. Era una delle capanne più belle, e aveva molte frequenze: in 100 giorni di apertura arrivavano a 1'500 pernottamenti, escursionisti di ogni tipo di età, dai 5 agli 85 anni. Da quest’anno vendevamo prodotti locali, con un ottimo passaparola: ci ha portato, lo diciamo con piacere, a far sì che le persone prenotassero non solo per una notte, ma per due o tre”.