Così, segnalando la percentuale di frontalieri impiegati, i consumatori sceglieranno se rivolgersi a quell’azienda o meno. “Purtroppo il problema del dumping salariale in Ticino è sempre più acuto, proprio perché l’Ente Pubblico (Cantone e Comuni) fa poco o nulla per contrastarlo. Gli effetti negativi per il Ticino, dovuti in primis al fatto che la situazione è in mano quasi esclusivamente agli imprenditori, sono sotto gli occhi di tutti: vale a dire uno spiegamento incontrastato di padroncini e ditte che, impiegando in prevalenza personale frontaliero, penalizzano i giovani e in generale i residenti”, attacca Daldini.