“La psicoterapia non è la vita reale-reale, appunto è piuttosto una terra di mezzo, pur avvenendo (se non praticata online) in uno spazio-tempo reale tra due persone reali, così come non lo è Internet. E tutti e due però possono aiutare: la prima certamente, la seconda se debitamente regolato ed utilizzato. Venire da uno psicoterapeuta vuol dire già uscire di casa. Questi ragazzi tramite un fumetto online, un videogioco, una chat o qualcosa di simile, escono per incontrare persone, non tutto è bene e non tutto è male. Se si è dipendenti si lavorerà per ridurre le ore passate online, spesso tutte di notte, dato che alcuni gruppi nei videogiochi giocano online. Bisogna lavorare con ciò che c’è, e se Internet permette di avere delle relazioni, si cercherà anche di agganciarsi a questo, di mettere in rete questi giovani, anche con altri servizi, ma innestandosi su quanto c’è e ancora interessa”.