CRONACA
Si fingeva richiedente l'asilo, è un terrorista: fermato e rimpatriato
Si tratta di un nordafricano, con un divieto di entrata in Svizzera. È stato arrestato a Chiasso e rimandato nel suo paese, fa sapere Gobbi

BELLINZONA – Un terrorista che cercava di entrare nel nostro Paese fingendosi richiedente l’asilo, fermato e rimpatriato. Una nuova operazione insomma contro il terrorismo, raccontata con orgoglio sul suo profilo Facebook da Norman Gobbi.

“Ieri 08.08.2018 il Ticino ha nuovamente contribuito a rendere e mantenere la Svizzera un Paese sicuro. Alcune settimane fa abbiamo proceduto al fermo e alla conseguente incarcerazione di un pericoloso migrante che - camuffato nei panni di richiedente l’asilo - voleva entrare nella Confederazione o utilizzarla come nazione di transito. Il nordafricano è stato identificato e fermato grazie alla funzionante rete di controllo attuata al confine dalle autorità federali, volta a depistare i “lupi vestiti d’agnello”. Era infatti legato al terrorismo internazionale. I miei collaboratori di Polizia cantonale e Sezione della popolazione si sono poi adoperati quasi quotidianamente con le autorità federali per poter procedere all’espulsione dalla Svizzera in direzione del suo paese d’origine di questo pericoloso migrante. Impegno e costanza premiata ieri, con il volo di rimpatrio forzato organizzato dai nostri collaboratori. Un grande grazie a tutti coloro che hanno concorso a questo successo, a nome mio personale e di tutti i Ticinesi, per il grande lavoro fatto a tutela di una Svizzera libera e sicura da minacce terroristiche”, scrive il Ministro.

Non si sa come l’uomo abbia cercato di entrare in Svizzera, ma è collegato a attività relative al terrorismo, su di lui pendeva un divieto di entrata nel nostro Paese in quanto ritenuto pericoloso. Lo ha spiegato a La Regione il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi: "si è trattato della messa in atto di una decisione amministrativa che ha visto collaborare in maniera molto coordinata e propositiva le autorità cantonali, ovvero Polizia cantonale e Sezione della popolazione, in contatto con le autorità federali".

Il finto richiedente l’asilo è stato fermato a Chiasso.

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