CRONACA
"Pericolosi delinquenti, spesso militari dell'ex Europa". Chi potrebbero essere i rapinatori di Coldrerio
Per Stefano Piazza, potrebbe trattarsi della stessa banda che da mesi agisce nel Nord Italia. Il sistema utilizzato è quello della 'marmotta', con congegni esplosivi che si infilano negli sportelli bancomat

COLDRERIO – Un’esplosione, 300mila franchi di bottino, danni alla banca. Il colpo di Coldrerio ha fatto scalpore e potrebbe essere sintomo che anche il nostro Cantone è entrato nel mirino di bande organizzate del crimine. A sostenerlo è Stefano Piazza, esperto di terrorismo islamico, sul blog Confessioni elevetiche.

“Le indagini dovranno appurare se si tratta della stessa banda che ha agisce da mesi nel nord Italia (due i colpi in queste ore tra il Piemonte e la Lombardia) o se i malviventi provenissero da oltre Gottardo. In ogni caso si tratta di professionisti (spesso si tratta di ex militari dell’Est Europa) che agiscono ben conoscendo gli esplosivi e che pianificano con cura le loro operazioni effettuando sopralluoghi preparatori. In ogni caso è una brutta notizia per il Canton Ticino perché è chiaro che il territorio ticinese è entrato nelle mire di pericolosi delinquenti che non esitano ad utilizzare ordigni esplosivi”, sostiene Piazza.

Quella a cui si riferisce è una banda che è stata fermata “dopo almeno tre colpi, agiva nella zona di Vicenza e agiva con il sistema della “marmotta”, assemblato con una serie di congegni artigianali esplosivi che si infilano negli sportelli bancomat e fatti saltare in aria. Il mese di Novembre 2018, ha visto il moltiplicarsi degli assalti ai bancomat in tutto il Nord Italia”.

Ed ora, forse, hanno varcato la frontiera.

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