CASLANO – Soggiornava in un bad and breakfast di Caslano quando è stato trovato e arrestato. Le accuse a carico del 51enne calabrese fermato sabato sono pesanti: duplice omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e infrazione alla legge sulle armi. Assieme al figlio e a un altro complice avrebbe ucciso due uomini, padre e figlio, suoi cugini, il 21 aprile. Oi cadaveri sono stati ritrovati vicino a Mesoraca, in Calabria, pochi giorni fa.
I tre (anche gli altri due presunti colpevoli sono già in carcere) avrebbe agito per una vendetta, una sorta di “lupara bianca”. Tra le famiglie e le rispettive aziende ci sarebbero stati conflitti per l’utilizzo di un terreno, un’eredità.
Il 51enne a quanto pare, come riporta la RSI, è già stato nel Luganese. Lì vive la sua compagna ed aveva anche lavorato nell’edilizia in nero. Una volta era stato ricoverato in ospedale. Le sue tracce, in Ticino, dunque ci sono.
Nel 2006 aveva ospitato membri della ‘ndrangheta in un suo ovile e aveva contatti con una famiglia coinvolta nella mafia, tutti fatti che comunque non si collegano al duplice omicidio.