CRONACA
"Nella Svizzera calvinista il lockdown è una bestemmia e giocano a Heidi con le caprette che fanno ciao". Una visione sbagliata!
La giornalista Januaria Piromallo accusa la Svizzera di non aver chiuso, addirittura afferma che suo figlio va in palestra e che forse dopo Pasqua, ovvero ora, ci si adeguerà. "Hanno uno dei peggiori indici di contagio europei"

ROMA – C’è una giornalista italiana che c’è l’ha con la  Svizzera, rea a suo avviso di non aver preso misure per contenere il Coronavirus. Si tratta di Januaria Piromallo, che da tempo ha una rubrica su Il fatto Quotidiano e che non certo per la prima volta parla del nostro paese. Ma decisamente a sproposito, stavolta…

 “Hanno 290 malati ogni 100mila abitanti, uno dei peggiori indici di contagio in Europa per densità di popolazione (sono circa 8 milioni e mezzo), ad oggi 24.900 contagiati, più di 800 morti. Ma ci tengono talmente a mantenere la loro immagine di paese idilliaco, che il lockdown gli sembrerebbe una bestemmia in un paese per lo più calvinista”, scrive. Peccato che da tempo è praticamente tutto chiuso…

“In Svizzera hanno chiuso le attività non essenziali, scuole e luoghi pubblici (non tutti) per il resto la vita procede come da cartolina. Vedo su Instagram fotografie da normale routine vacanziera: passeggiate nel bosco, skate-board trainati dai cani, paraglinding che oscillano in cielo, barbecue”.

Va detto che la Piromallo ha due figli qui da noi, uno dei quali le racconta di andare in palestra: dove? Sono chiuse da settimane!La figlia, invece, sostiene che “forse, forse, dopo Pasqua la Svizzera potrebbe adeguarsi alle norme di restrizioni come nel resto del mondo. Sarebbe ora che anche loro lo prendessero a picconate, metaforicamente, s’intende”.

“Mi tranquillizza, dice che per la strada vede più polizia e camion dell’esercito. Forse, la neutrale Svizzera si sta attrezzando per scendere in guerra contro il nemico subdolo e invisibile e adottare strategie di resistenza come altrove?”, prosegue la giornalista, per cui la Svizzera “continua a giocare a Heidi con le caprette che le fanno ciao”.

E invita: “Ho adattato una battuta, 2019: stare lontani dalle persone negative. 2020: stare lontani dalle persone positive. E dagli svizzeri che non hanno fatto la quarantena”. C’è decisamente qualcosa che non va.

Correlati

CRONACA

"La Svizzera mostra il suo vero volto e i tanti buchi, come nel celeberrimo formaggio". Autrice di libro semi serio contro il nostro paese lo distrugge in alcuni articoli

20 DICEMBRE 2017
CRONACA

"La Svizzera mostra il suo vero volto e i tanti buchi, come nel celeberrimo formaggio". Autrice di libro semi serio contro il nostro paese lo distrugge in alcuni articoli

20 DICEMBRE 2017
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Il tasso di incidenza in Svizzera è più alto di quello usato come limite per definire un paese a rischio

CRONACA

Dopo un mese, è ancora positivo. "Ma chi ha avuto sintomi, dopo 15 giorni, può uscire: non è che il contagio non si ferma per quello?"

CRONACA

"Finito il tempo di banche e cioccolato, in Svizzera si va per le case chiuse". Ancora Striscia! Ma perchè a Chiasso più che a Lugano?

CRONACA

Il federalismo e la forza del commercio per gli americani la base della Svizzera che ora "è uno dei paesi più colpiti al mondo dal Covid"

In Vetrina

IN VETRINA

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025