CRONACA
Lugano, saltano una trentina di posti di lavoro da Philipp Plein
Il noto stilista non si nasconde: "Ho dovuto prendere delle decisioni difficili. C'è una confusione enorme, ogni Paese ha regole diverse..."
TIPRESS

LUGANO – L’emergenza coronavirus ha rallentato parecchio le attività di Philipp Plein. Tanto da costringere il noto stilista a tagliare ben 31 (da 110 a 79) posti di lavoro solo nella sede di Lugano. A confermarlo è il diretto interessato a Tio/20 Minuti. “Ho dovuto – racconta – prendere delle decisioni difficili. Non è stato né bello né facile. Si tratta di fare delle scelte nuove, a livello aziendale e personale”.

Essendo presente con il suo marchio in più parti del mondo, Plein racconta le difficoltà di ogni Paese. “C’è una confusione enorme. Ognuno ha delle regole diverse, qualche volta anche assurde. Il mercato tedesco si sta riprendendo alla grande. Lì stiamo andando addirittura meglio dell’anno scorso. In Italia, Spagna e Francia, invece, le vendite sono un disastro”.

Philipp Plein ha beneficiato del lavoro ridotto durante il lockdown. “Sì – dice al portale –, ma in assenza di prospettive non licenziare è immorale...”.

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