BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha autorizzato l’abbattimento di un lupo responsabile dell’uccisione di almeno undici ovini il 29 maggio scorso nella zona di Töira, nel comune di Olivone. L’animale ha agito in un’area dove non è mai stata documentata la presenza di un branco, ma dove è nota la presenza di una coppia in spostamento tra le valli di Blenio e Leventina.

Da oggi scatta una finestra di 60 giorni per individuare ed eliminare l’esemplare responsabile: l’operazione sarà coordinata dai guardiacaccia dell’Ufficio cantonale della caccia e della pesca, con la possibilità di coinvolgere cacciatori formati. La decisione, pubblicata sul Foglio ufficiale, può essere impugnata davanti al Tribunale cantonale amministrativo entro 30 giorni, ma l’eventuale ricorso non avrà effetto sospensivo.

Secondo il Governo, l’attacco ha avuto luogo in un contesto in cui non erano esigibili misure di protezione efficaci per gli animali da reddito. Oltre agli undici capi uccisi, risultano dispersi altri quattordici ovini. I rilievi condotti dai guardiacaccia attribuiscono inequivocabilmente l’aggressione a un lupo, sulla base delle tracce e delle ferite riscontrate.

Nel territorio non risulta attualmente la presenza stabile di branchi. È stato escluso anche il coinvolgimento del branco di Stagias, localizzato attualmente nella regione grigionese della Surselva. Tuttavia, il monitoraggio tramite fototrappole e analisi genetiche ha confermato l’esistenza di una coppia di lupi che si muove regolarmente tra le medie e basse valli di Blenio e Leventina. Le immagini più recenti, scattate il 30 maggio, non mostrano segni di riproduzione nei due animali (come gravidanza o lattazione). Questo punto è cruciale: la Strategia lupo svizzera vieta infatti gli abbattimenti tra aprile e agosto in presenza di femmine riproduttrici o con cuccioli. In assenza di tali segnali, l’intervento resta autorizzato.