CRONACA
Un agente della Polcom sullo sfogo del collega della Cantonale: "Uniamoci, non dividiamoci"
"La sicurezza si costruisce con la collaborazione, il rispetto reciproco e il riconoscimento del valore di ogni operatore, indipendentemente dall’uniforme che indossa"
TIPRESS

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta firmata da un agente di una Polizia comunale in merito all'articolo correlato. Il nome è noto alla redazione.

È ora di smetterla di paragonare continuamente la Polizia cantonale alle Polizie comunali. Questi confronti non servono a nulla, se non a creare tensioni e divisioni tra corpi che dovrebbero invece lavorare insieme per un obiettivo comune: la sicurezza dei cittadini. Ognuno ha ruoli, competenze e responsabilità differenti, ma tutti sono parte integrante del sistema di sicurezza del nostro Cantone.

È importante ricordare che sia le Polizie comunali polo sia le Polizie comunali strutturate collaborano quotidianamente con la Polizia cantonale e contribuiscono in modo concreto alla sicurezza del territorio. Le Polizie polo svolgono gli stessi turni e orari dei colleghi della Cantonale e sono soggette al medesimo “Regolamento concernente l’uniformazione dei gradi e delle condizioni di stipendio dei corpi di polizia cantonale e comunali (RuGraS)”. Lo stesso vale per le Polizie comunali strutturate che, pur avendo una propria organizzazione interna e una gestione adattata alle esigenze locali, operano anch’esse secondo il RuGraS e partecipano regolarmente a servizi congiunti e attività coordinate con la Cantonale.

Per questo motivo, continuare a paragonare stipendi, orari o condizioni di lavoro è fuorviante e inutile. Ogni corpo ha la sua funzione, le sue difficoltà e le sue responsabilità. Non si può ridurre un sistema complesso come quello della sicurezza pubblica a una gara di numeri o a una classifica tra chi lavora di più o guadagna di meno. La sicurezza si costruisce con la collaborazione, il rispetto reciproco e il riconoscimento del valore di ogni operatore, indipendentemente dall’uniforme che indossa.

Detto questo, se la Polizia cantonale sta vivendo problemi interni — di personale, di organizzazione o di gestione — è giusto che vengano affrontati e risolti da chi ne ha la competenza. Ma se questi problemi vengono ignorati o rimandati, non è corretto scaricare la frustrazione sugli altri corpi di polizia. Le Polizie comunali continuano a garantire ogni giorno un servizio di qualità, con impegno, senso del dovere e professionalità. Se la Polizia cantonale ha delle difficoltà e non vuole o non riesce a risolverle, questo è un problema interno loro, che non deve diventare motivo di confronto o di scontro con chi, nel frattempo, continua a lavorare con dedizione per la sicurezza comune.

Chi porta un’uniforme sa bene cosa significhi sacrificio, responsabilità e servizio. E proprio per questo dovremmo mostrare unità e rispetto reciproco, invece di dividerci. La sicurezza pubblica non si costruisce con le polemiche o con i paragoni, ma con la collaborazione e la fiducia tra tutti i corpi che operano sul territorio.

Invece di guardare alle differenze, impariamo a riconoscere il valore di ciascuno. Solo lavorando insieme, Polizia cantonale e Polizie comunali, possiamo garantire ai cittadini un servizio efficace, coerente e vicino ai loro bisogni. Collaborazione, rispetto e responsabilità condivisa: sono questi i pilastri su cui deve poggiare la sicurezza nel nostro Cantone.

Potrebbe interessarti anche

CRONACA

"Questo io, questo tu". Come si dividono i compiti tra le Polizie?

CRONACA

Prevena 2023: una Polizia più vicina al cittadino

POLITICA

Prevenzione sì, cassetta no. La mozione UDC: "Più trasparenza nei controlli"

CRONACA

Polizia unica, la FSFP interviene: "I problemi sono altri. Andrebbe fatta una riflessione sulla polizia cantonale"

CRONACA

Ci sono 42 nuovi assistenti di sicurezza pubblica in Ticino. Potranno lavorare anche al controllo del traffico pesante

In Vetrina

IN VETRINA

Il Gruppo Regazzi dà il benvenuto ai nuovi apprendisti: “Investire nei giovani è investire nel futuro”

19 OTTOBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti: "Formare per costruire il futuro"

21 LUGLIO 2025
IN VETRINA

Raiffeisen Lugano, da 50 anni la “banca delle persone”

17 GIUGNO 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025