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12.04.2017 - 17:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Caverzasio spiega, "ci siamo astenuti sull'emendamento Fonio-Jelmini perché avevamo dei dubbi. E quello di Pinoja era in conflitto col diritto superiore"

I leghisti non si sono espressi sull'emendamento pipidino e hanno bocciato quello democentrista. In molti si sono chiesti come mai, il capogruppo chiarisce

BELLINZONA – L’emendamento Fonio-Jelmini, che impone alle ditte che ottengono una commessa pubblica di cercare eventuale personale necessario fra gli iscritti agli URC prima che rivolgendosi alle agenzie interinali, è stato approvato dal Gran Consiglio, col voto contrario del PLR e l’astensione della Lega.

La scelta di non schierarsi da parte dei rappresentanti del Movimento di via Monte Boglia ha suscitato qualche dubbio. Ieri sul nostro portale Marco Chiesa ha parlato di un altro emendamento, di Gabriele Pinoja, che correggeva il tiro rispetto a quello pipidino aggiungendo “indigena” a fianco di manodopera iscritta agli URC. Ma il testo ha raccolto solo 7 voti, e i leghisti hanno votato contro.

Quali sono i motivi di queste due scelte? Lo abbiamo chiesto al capogruppo Daniele Caverzasio.

Come mai vi siete astenuti sull’emendamento Fonio-Jelmini?
“Non risolve pienamente il problema. Avevamo qualche dubbio su di esso, non volevamo però
bocciarlo dunque abbiamo optato per l’astensione, calcolando che sarebbe comunque passato”.

I dubbi erano legati al fatto che non favorisce in modo particolare i residenti?
“Esattamente. Mentre l’altro, quello dell’UDC, non era applicabile”.

Ha preceduto la domanda che le avrei posto. Dunque questo emendamento non servirà a nulla per lei?
“Non ho detto questo, mi auguro che a qualcosa serve, perché con i “non cambia nulla” e i “non si può fare niente” non andiamo da nessuna parte. Anche questo spero sia un passo per dare una mano ai lavoratori locali. Va bene, può essere una soluzione ma non è la panacea di tutti i mali. In ogni caso, limita le agenzie interinali, che stanno danneggiando una parte del mercato”.

Quello di Pinoja, invece, non si sposa col principio di “Prima i nostri”, iscritto ormai nella Costituzione?
“Sembrerebbe in pieno conflitto col diritto superiore, come tutti hanno detto. Laddove si può far qualcosa per aiutare la manodopera locale, è ciò che si cerca di intervenire”

Ci fosse stato più tempo per riflettere su entrambi, magari…
“ Il limite per presentare gli emendamenti è il mezzogiorno del giorno del Gran Consiglio, il loro segue quello di Fonio. L’UDC teme che agli URC si possano iscrivere anche i frontalieri, dunque ha presentato il suo”.

Ma se aveste dovuto per forza schierarvi, avreste votato sì all’idea di Fonio e Jelmini?
“Era probabile che buona parte del gruppo l’avrebbe sostenuto, anche se con i se e con i ma si può scrivere la storia. Non c’è nulla di politico dietro la nostra scelta, si fosse trattato di vita o morte lo avremmo appoggiato”.


Paola Bernasconi
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