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14.04.2017 - 15:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Rossi, "Caverzasio, non hai capito e ti spiego perché. Ma è un errore a cui si potrà riparare. Gli altri partiti..."

Contesta il fatto che il capogruppo leghista abbia detto che l'emendamento Pinoja non è conciliabile col diritto superiore. "PLR, PS e PPD vogliono dimostrare di essere i soli a saper governare, invece..."

BELLINZONA – L’intervista che ci ha rilasciato un paio di giorni fa Daniele Caverzasio (vedi correlati) non è piaciuta all’UDC. Il capogruppo leghista, alla domanda come mai il suo gruppo si fosse astenuto dal voto sull’emendamento Fonio-Jelmini, ha parlato di alcuni dubbi, mentre l’emendamento di Pinoja, che inseriva “indigena” a fianco di”manodopera iscritta agli URC”, gli è parso contrario al diritto superiore.

Una tesi che non trova per nulla d’accordo uno dei “papà” di “Prima i nostri”, Tuto Rossi.

Cosa pensa di quanto ci ha detto Caverzasio?
“Mi ha stupito. Da un candidato al Consiglio di Stato ci si potrebbe aspettare che capisca le leggi che vota. Lui non ha capito l’emendamento di Pinoja”.

Spieghiamo cosa non ha capito, secondo voi.
“L’iniziativa “Prima i nostri”, con i cambiamenti apportati alla costituzione cantonale e l’iniziativa federale contro l’immigrazione di massa che ha condotto al nuovo articolo 121a della Costituzione federale sono il diritto superiore e impongono di considerare “nostri”, cioè cittadini indigeni, i cittadini svizzeri, i cittadini stranieri titolari di un permesso C e quelli in possesso di un permesso B. Questo è l’unico diritto superiore in vigore. Pinoja in Gran Consiglio ha semplicemente chiesto di votare che negli URC vengano preferiti i nostri di fronte ai frontalieri e agli altri stranieri, che hanno il diritto di iscriversi. Se si impone alle aziende di cercare presso gli URC prima di ricorrere alle agenzie interinali, ovvero quelle che vendono i lavoratori, bisogna anche dire che gli URC devono proporre loro i cittadini svizzeri o chi è in possesso di un permesso C o B. In caso di mancanza di personale indigeno, allora gli URC possono proporre anche frontalieri o altri stranieri. Questo era il senso dell’emendamento Pinoja ed è sorprendente che Caverzasio si sia sbagliato e abbia fatto confusione su un punto così fondamentale. La Lega è stata in prima fila a sostenere “Prima i nostri”, ricordiamolo. Penso che il capogruppo abbia sbagliato, proprio perché senza l’emendamento Pinoja tutti i frontalieri si iscriveranno alla disoccupazione e saranno di nuovo privilegiati di fronte ai nostri”.

Però, ammettendo che il capogruppo abbia commesso un errore, ci sarebbe stato il resto del gruppo leghista che avrebbe potuto farglielo notare, no? Vuol dire che l’errore è stato generale dei granconsiglieri leghisti?
“Probabilmente gli altri deputati hanno seguito le indicazioni del capo senza preoccuparsi troppo come accade in tutti i gruppi in Gran Consiglio. In Parlamento c’è sempre uno che pensa e venti che votano, è anche logico che un gruppo abbia le sue dinamiche interne”.

Dunque, questo voto e questa che secondo lei è una non comprensione non la preoccupano per tematiche futuro in cui rientrerà il principio di “Prima i nostri”?
“Non mi preoccupano per nulla, perché la linea politica esposta dal Mattino è molto chiara e limpida e perché soprattutto Lorenzo Quadri sa come condurre la battaglia di “Prima i nostri”. È un errore che anche lo stesso Caverzasio si renderà conto di aver commesso, facilmente correggibile. L’emendamento si potrà recuperare in un altro momento, quando la Lega si sarà ravveduta”.

Invece, gli altri partiti hanno capito?
“I socialisti hanno capito che bisogna spalancare le frontiere per aiutare i grandi capitalisti a condurre la lotta fra i poveri abbassando i salari. Tutti gli altri hanno capito che bisogna osteggiare Lega e UDC per interessi di bottega. Ciascuno sa benissimo cosa vuol fare da grande”.

Ciascuno ha compreso a modo suo, pare di capire dalle sue parole. Vero?
“Sì, perché “Prima i nostri” è un tema talmente forte e sentito che spaventa i partiti storici, i quali hanno paura di venire travolti e quindi fanno di tutto per dimostrare che l’iniziativa non è praticabile”.

Come giudica il lavoro della Commissione per l’attuazione dell’iniziativa?
“La Commissione ha fatto molto nelle condizioni difficili in cui è stata messa a lavorare. Davanti a un’approvazione di facciata, c’è statp il sabotaggio continuo di PLR, PS e PPD, che per motivi di bottega vogliono dimostrare di essere i soli capaci a governare. In realtà costoro sono solo capaci di calare le braghe davanti alla debolezza del Consiglio Federale in materia di politica estera e davanti ai trattati internazionali firmati dal Consiglio Federale senza l’approvazione popolare”.

In conclusione, l’emendamento Pinoja verrà riproposto?
“Ritornerà in Gran Consiglio dopo una spiegazione tra i vari gruppi. L’errore di Caverzasio è abbastanza superabile e veniale”.


Paola Bernasconi
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