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30.08.2017 - 20:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Quadri risponde a Dadò, "sbroccata di infimo livello. O i doppi passaporti in politica gli vanno bene ma non è pagante ammetterlo?"

Il leghista replica al presidente del PPD: "da quando in qua i doppi passaporti sono solo italiani? Ma se Dadò condivide che almeno i politici federali debbano avere solo un passaporto, che senso ha questa invettiva contro chi sostiene la stessa cosa?"

di Lorenzo Quadri*

Sbroccata di infimo livello del presidente del PPD che inveisce contro chi sostiene che il passaporto debba essere uno solo, a maggior ragione per chi fa politica ed ancora a maggior ragione per chi fa politica a livello federale.

Il problema non sono i genitori, i nonni, le fidanzate/i.

E da quando in qua i doppi passaporti sono solo italiani?

Il problema è che sarebbe opportuno che chi sceglie di naturalizzarsi si assumesse fino in fondo le conseguenze di questa scelta, che non è un obbligo, e rinunciasse al passaporto del paese d'origine. Sarebbe opportuno, appunto, perché oggi la legge permette di fare diversamente.

Ma che chi fa politica nelle istituzioni svizzere abbia il piede in due scarpe, è decisamente fuori luogo.

Se il presidente del PPD condivide che almeno i politici federali devono avere solo un passaporto, qual è il senso della sconclusionata invettiva contro chi sostiene la stessa cosa?

O la realtà è che al presidente del PPD i doppi passaporti in politica vanno bene ma non è pagante ammetterlo?
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