Esso dovrebbe a loro avviso svolgere un duplice ruolo: “decretare, nei limiti posti dalla giurisprudenza, un salario minimo a carattere sociale allo scopo di prevenire situazioni di povertà (working poor). Da questo profilo, i livelli di reddito relativi alle prestazioni complementari AVS/AI sono quelli indiscutibilmente più consoni”, e “favorire la diffusione di salari a carattere economico, che, oltre a consentire un tenore di vita dignitoso, siano adeguatamente al passo con i livelli nazionali. Secondo il TF, il Cantone non può intervenire direttamente. Può tuttavia sostenere e incentivare le parti sociali a concorrere all’obiettivo sancito dalla Costituzione con la regolazione contrattuale delle condizioni di lavoro. Questo compito dello Stato è del resto convalidato dalla necessità di scongiurare che l’adozione di un salario minimo sociale eserciti un effetto di livellamento verso il basso e induca qualche impresa a disdire accordi contrattuali per attenersi al salario minimo legale”.