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01.10.2017 - 20:170
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Dadò chiede un'inchiesta esterna, "indipendente da politica e amministrazione". Dietro la Argo 1 anche riciclaggio?

Il presidente del PPD vuole che del caso si occupino dei periti completamente indipendenti. Intanto la RSI svela un possibile nuovo filone, con la parte che si occupava di informatica dell'azienda che avrebbe riciclato dei fondi, sfruttando una legge italiana

BELLINZONA – Il PPD chiede un’inchiesta esterna sul caso della Argo 1. Non parlamentare, bensì, “per una maggiore efficace e una maggiore trasparenza”, Fiorenzo Dadò sollecita un’inchiesta che sia affidata ai dei periti, magari tre, esterni sia al mondo della politica che a quello dell’amministrazione.

“I cittadini non capiscono più nulla, deve essere fatta chiarezza”, sostiene alla RSI. “Il caso è grave e lo merita. Vogliamo sapere tutto sul mandato Argo 1 e chi ha fatto cosa”.

Intanto, sempre la RSI ha svelato un possibile caso di riciclaggio dietro Argo 1. La società lavorava anche nel campo informatico, e, sfruttando le leggi italiane che permettono di dedurre dal fisco dei soldi destinati alla ricerca, avrebbe emesso delle fatture a una società di Treviso, attiva appunto nel campo della ricerca. Il sospetto è che questa società non abbia mai usufruito di nessuna consulenza da parte della Argo, la quale poi rigirava i soldi in Inghilterra e nell’est Europa, sempre nel campo della ricerca.

Un nuovo, ennesimo filone? L’amministratore nega.
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