Oltre alle solite informazioni, si punta il dito sul dumping di stato, con la Argo 1 che incassava dal Cantone 35 franchi orari, per un totale di 150 pagamenti. Un prezzo al di sotto della media, e inoltre l’agenzia, come noto, non aveva, almeno inizialmente, abbastanza persone per garantire le rotazioni dei turni. E allora, si legge nel lungo articolo, anche il titolare Marco Sansonetti faceva figurare di lavorare delle ore ai centri rifugiati, dove in realtà non è mai stato impiegato. Il suo salario era di 5'000 franchi, pagato da Argo, tutti soldi che erodevano i 35 franchi orari percepiti dal Cantone.