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29.03.2018 - 18:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

L'affondo di Marchesi, già pilota di rally. "PS, invece di limitare l'immigrazione che produce inquinamento... Se passasse, si saranno convinti di essere attenti all'ambiente"

Il presidente dell'UDC si sente coinvolto sull'eventuale divieto di organizzare rally in Ticino ed è pronto a combatterlo. "Gli organizzatori hanno mostrato responsabilità spostando la gara in un periodo meno sensibile, ma trovano sulla loro strada politici a cui non va mai bene nulla. Nemmeno eventi che portano indotto"

di Piero Marchesi*

I socialisti non vogliono limitare l’immigrazione che produce inevitabilmente più inquinamento, non vogliono ridurre il numero di lavoratori frontalieri che con le quasi 60’000 auto sono fonte di inquinamento, ma vogliono impedire una manifestazione motoristica - una volta l’anno - che ha un impatto limitatissimo.

Gli organizzatori del rally hanno dimostrato responsabilità spostando l’evento in un periodo meno sensibile, negli anni hanno ridotto la gara a poche prove e trovano sulla loro strada politici a cui non va mai bene nulla. Neppure eventi che creano un buon indotto per il turismo (alberghi, ristoranti, ecc.) per loro va bene.

In alcuni Cantoni la politica sostiene i rally anche finanziariamente, in altri beneficiano di agevolazioni e sostegno generale.

In Ticino invece chi fa qualcosa si trova sempre i bastoni fra le ruote.

Se mai dovesse riuscire questo divieto, che combatterò con convinzione, i socialisti si saranno puliti la coscienza e potranno convincersi di essere attenti all’ambiente, anche se all’aspetto pratico per l’ambiente non avranno fatto proprio nulla.

*presidente UDC e già pilota di rally
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