E l’UAE vuole che si prosegua, magari con delle modifiche, nonostante il Governo sembri intenzionato ad abolire il discusso albo, con un prossimo messaggio al Gran Consiglio, e nonostante una sollevazione popolare sempre abbastanza netta, con 4'602 firme raccolte. La posizione dell’edilizia non va giù al gruppo di artigiani, “con solo un “20%” del totale degli artigiani ticinesi, nemmeno davanti all’evidenza dell’illegalità, della dannosità e dell’inutilità della LIA vuole passare oltre e occuparsi di ciò che veramente servirebbe all’intera categoria. Noi non siamo organizzati, non siamo rappresentati, ma quando andremo alle urne il nostro voto rappresenterà 80% degli artigiani e non il 20%, e questo lo ricordiamo ai parlamenterai che decideranno di ignorare la nostra richiesta di abrogazione”.