Marchesi, specificatamente, afferma che “vedere che una riforma, seppur timida e che teneva in considerazione solo una fascia della popolazione, significa che chi l’ha proposta non ha pensato che andava preso in considerazione anche il ceto medio, troppo tartassato da anni, e che c’è una non volontà del popolo di voler concedere qualcosa ad altre categorie se non ti tocca. Insomma, la popolazione mediamente sta peggio di dieci anni fa, con meno lavoro e un frontalierato importante, e la gente è meno disposta a concedere degli adeguamenti ad altre categorie: se non sto bene, chi se ne importa degli altri. Io lo leggerei così, e deve essere un monito per i partiti di Governo, in particolari liberali e pipidini, che si devono rendere conto che si deve risolvere il problema del lavoro, altrimenti diventerà sempre più difficile fare riforme, chiedendo sacrifici a qualcuno, e verrà a mancare un patto di paese”.