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09.08.2018 - 18:250

"Non avrò futuro in politica ma... Provocazione? Più preoccupazione"

Il post di Giovanni Albertini, possibile futuro frontaliere al contrario, è finito anche sulla Provincia di Como

LUGANO – Una provocazione, fino a un certo punto, come ha detto nell’intervista rilasciata al nostro portale. Ma il post di Giovanni Albertini, presidente di Ticino&Lavoro e consigliere comunale luganese per il PPD, in cui diceva di star prendendo in considerazione l’idea di vivere in Italia lavorando in Ticino, ha fatto parlare.

La Provincia di Como ha ripreso con scalpore la dichiarazione, intervistando a sua volta Albertini, che ha aggiunto come “la situazione che si è venuta a creare è conseguenza anche dall'asfissiante pressione di chi varca il confine e si accontenta di uno stipendio molto basso. La colpa però non è dei frontalieri, ma di chi li sfrutta".

“Parole pesanti” si legge nell’articolo, dove si riporta la sua volontà di pensare a un trasferimento “soprattutto se messe in relazione alle nuove iniziative targate UDC (il partito dell’infausta campagna anti-frontalieri “Bala i rat”) contro l’immigrazione di massa e della consultazione ticinese “Prima i nostri” che ora giace dimenticata in qualche cassetto a Berna”. Il titolo del pezzo è eloquente: “vita troppa cara. Il politico ticinese diventa frontaliere”.

Albertini ha rincarato la dose su Facebook: “Provocazione, ma soprattutto preoccupazione per questo fenomeno in costante evoluzione. È diventato un dato di fatto che il ceto medio-basso in Ticino non si può permettere di acquistare una casa-appartamento di proprietà! Carovita, affitti stratosferici, prezzi degli immobili assurdi, stipendi che stagnano, premi di cassa malati in continuo aumento e imposte senza sgravi fiscali per chi è in difficoltà sono i motivi che porta sempre più Ticinesi a considerare questa alternativa! E la politica Ticinese cosa fa?!!!!!”.

Frasi che senza dubbio in politica avranno un peso e che potranno non piacere. Ne è consapevole e ieri aveva aggiunto. “in politica non avrò futuro, ma dico ciò che penso, lavoro per chi è in difficoltà con i fatti e non con la lapa (con la bocca, ndr)”.

Si è scatenato anche un battibecco fra Fabrizio Sirica, vicepresidente del PS, e il pipidino Claudio Giambonini. “Sicuramente non (avrai futuro, ndr) nell’attuale partito, quello che vorrebbe privatizzare gli ospedali (misura bocciata in referendum), che fa tagli sui più deboli (sussidi casse malati, assegni familiari e aiuti agli anziani), e sgravi fiscali ai ricchi. No, nel PPD non hai un futuro. Peccato perché fa quel che poco che ti conosco sembri vero e di gente come te ce n’è bisogno!”, ha scritto Sirica, per vedersi ribattere: “trovo il suo intervento completamente fuori luogo. Il PPD ha sempre appoggiato e appoggia sempre Giovanni; e anche quando non ne condivide le posizioni, gli ha sempre lasciato libertà di opinione e di espressione. Il PS può affermare lo stesso? Cerchi p. f. in futuro di mostrare un minimo di rispetto verso gli altri partiti e chi non crede di possedere la verità su tutto come lei. Credo sia un segno di vitalità della nostra società la possibilità di esprimere opinioni differenti e anche divergenti”, e rispondere a sua volta: “Il punto è che sui temi che stanno più a cuore ad Albertini mi pare che ci sia una sostanziale differenza... a proposito, visto che siamo in questo gruppo nel 2011 che posizione aveva il PPD sulla revisione (molto peggiorativa) della legge disoccupazione? Quella che ha peggiorato le condizioni dei disoccupati e li ha resi molto più controllati”.

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