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03.12.2018 - 09:000

Il sindacalista italiano, "da noi quel licenziamento sarebbe ritenuto illegittimo da qualsiasi giudice"

La donna si definisce in pessimo "stato psico-fisico dopo aver perso tutto quello in cui credevo", Quadri: "di frontalieri che insultano la Svizzera ce ne sono tanti"

BIOGGIO – Non smette di far discutere la vicenda della donna italiana (a quanto pare, viveva a Lugano, almeno durante la settimana) licenziata per il video di insulti ai poliziotti svizzeri. La sua azienda ha parlato di “rapporto di fiducia che non sarebbe potuto proseguire”.

Lei continua a scusarsi, lo fa ancora tramite una Instagram Story. “Ho pagato abbastanza. Spero ora possiate porre fine ai vostri insulti. Mi scuso nuovamente per le parole dette e dettate da un momento di rabbia ma assolutamente ingiuste e terribilmente offensive. Ma il caro prezzo lo sto già pagando, avendo perso un lavoro che amavo e che mi ero guadagnata negli anni con tanta fatica e impegno. Pertanto vi chiedo gentilmente di non continuare a infierire sulla mia sofferenza con tutti questi insulti”. E ringrazia chi le è vicino in un momento che definisce “tragico, scusatemi se non riesco a rispondervi e parare per lo stato psico-fisico in cui mi trovo dopo aver perso tutto ciò in cui credevo e che mi ero costruita con tanto sacrificio”.

Ovviamente il caso è rimbalzato anche in Italia. E non si è potuto non parlare del rapporto fra frontalieri e residenti, con qualcuno che sottolinea una certa tensione.

“Questo è sicuramente un segnale importante. Di frontalieri che insultano la Svizzera e gli svizzeri dimenticandosi grazie a chi hanno la pagnotta sul tavolo ce ne sono a iosa”, ha detto Lorenzo Quadri.
Ma secondo Roberto Cattaneo, segretario del sindacato Uil Frontalieri di Como, interpellato da La Provincia di Como, “se questo licenziamento fosse avvenuto in Italia, sarebbe stato considerato illegittimo da qualunque giudice”.

E contesta la decisione. Da quel che leggo, la ragazza ha ammesso le proprie colpe. Mi sembra dunque, di primo acchito, un licenziamento di cattivo gusto. L’azienda, pur lavorando in un settore delicato come quello delle finanze, avrebbe potuto accettare le sue scuse. Sarebbe stato un comportamento da “signori”. Mi sia permessa una considerazione di massima: siamo a pochi mesi dal voto oltreconfine e i nemici dei frontalieri otterranno più voti degli amici dei frontalieri stessi”.

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