La campagna elettorale è ufficialmente entrata nel vivo. I principali partiti hanno recentemente consegnato le liste dei candidati e i toni cominciano a farsi infuocati tra una provocazione e l'altra. Il PLR, tramite l'edizione di Opinione Liberale, ha sparato bordate sulla congiunzione di liste di Lega ed UDC.

"Borradori: "La congiunzione con l'UDC è strategica", come dargli torto – si legge nella rubrica Ipse Dixit – in fondo lui è uno che di poltrone se ne intende. Eccome! Almeno si dica chiaro e tondo come piace al Legolas del Ceresio (oltre 200’000 franchi di contributi pubblici) che alcuni colonnelli, quelli che pagano, lo hanno voluto perché qualcuno ha promesso
contributi sostanziosi per le federali e quando si tratta di soldi, anche se arrivano dai balivi, non si dice mai di no".

E ancora: "Altri colonnelli hanno invece intravisto il rischio, come dare loro torto, che l’UDC, quale forte partito nazionale, possa lentamente prendere il sopravvento. Affaire à suivre. E per accontentare colui che aveva rifiutato apertamente questa ipotesi è stato richiamato in servizio un giovane esponente della famiglia del fondatore;avanti i giovani! Intanto qualcuno si rigira nella tomba...", un chiaro riferimento al 'Nano' fondatore della Lega.

Poi nuove bordate all'indirizzo dell'UDC: "Vedere il loro capogruppo spendersi per migliorare la scuola pubblica dopo che per anni voleva proporre in alternativa la scuola privata fa quasi tenerezza. Così come sembra utile ricordare che la laicità non sia la sua sensibilità migliore. Ma ci cascate davvero?

"E poi pensano di guadagnare consensi con la congiunzione innaturale con la Lega (tassa di collegamento docet) e acquistando il buon Denti? In molti si chiedono; cui prodest? Otto anni fa hanno sostenuto la lista della Lega, 4 anni fa hanno costruito una lista con area liberale e oggi si propongono con una lista condivisa con la Lega. Fa specie vedere che il primo partito nazionale a livello ticinese si riduca sempre a livello di portatore d’acqua".