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31.01.2019 - 15:240

"Trattenere il 9% è come abbassare il nostro salario". I Consiglieri di Stato non ci stanno più

I cinque Ministri hanno inviato una lettera alla speciale sottocommissione che si sta occupando del tema delle pensioni. "Riteniamo corretto che venga ripristinato lo stesso livello salariale netto percepito in precedenza"

BELLINZONA – Il 9% del salario trattenuto per essere versato in un fondo pensionistico ad hoc? Ai Consiglieri di Stato non è mai piaciuto ed ora lo fanno presente in modo forte e chiaro, come riporta il Corriere del Ticino. Il PS ha lanciato una raccolta firme per cui sul tema delle pensioni dei Ministri ci si dovrà richinare a breve, ma intanto loro domandano di riavere quanto è stato trattenuto.

“All’atto pratico la citata trattenuta comporta una riduzione di pari entità della retribuzione netta dei consiglieri di Stato, quando nelle discussioni che hanno preceduto e seguito l’adozione del decreto legislativo mai è stato esplicitato questo obiettivo”, si legge in una missiva inviata alla speciale sottocommissione che si occupa del dossier. “Da parte nostra riteniamo corretto che venga ripristinato lo stesso livello salariale netto che era percepito prima dell’adozione del decreto legislativo del 23 febbraio 2015 che opera una trattenuta del 9% sull’onorario dei consiglieri di Stato, senza che tale “contributo provvisorio” sia in realtà in alcun modo funzionale a uno scopo previdenziale”.

Dare confluire a posteriori questa trattenuta nell’avere di libero passaggio degli interessati? Creerebbe problemi giuridici e di parità di trattamento con Ministri precedenti. 

I cinque Consiglieri di Stato rivogliono quindi il loro 9% trattenuto. Con la sottocommissione è previsto un altro incontro, ma i Ministri sono stati chiari.

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