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14.05.2019 - 13:460

Molinari, ed ora? "Nessuno li vuol cacciare da Lugano". "Ma non avete provato a parlare con loro"

Il voto di ieri in Consiglio Comunale a Lugano per il credito per dare il via al concorso architettonico per la riqualifica dell'ex Macello chiude la pagina degli autogestiti in quel luogo. Cosa ne sarà di loro, ancora non si sa

LUGANO – “Non votiamo il futuro dei molinari, votiamo un ex Macello senza di loro”: ha detto bene, Andrea Censi. Quella di ieri sera in Consiglio Comunale a Lugano non era una votazione tout court sugli autogestiti. Si chiedeva al Legislativo se desiderava dare il via libera al credito per il concorso architettonico per la riqualifica dell’ex Macello.

Ma di fatto, il tema centrale erano loro. Cosa fare di chi occupa da anni quello spazio e non pare avere nessuna intenzione di lasciarlo? Una volta detto sì al credito, parte il concorso, e inevitabilmente il Municipio si deve, una volta in più, chinare sul tema.

Il sindaco Marco Borradori ha spiegato che l’idea dell’Esecutivo è disdire la convenzione in essere con i Molinari, cercando contemporaneamente una nuova collocazione. “La convenzione non decorrerà prima di tre anni, e cercheremo loro spazi alternativi. Ma per farlo ci vuole la volontà di tutti. Non abbiamo parlato di convivenza nel futuro dell’ex Macello perché abbiamo 17 anni di prove che questa non è facilmente realizzabile, se non impossibile”.

Nessuno pensa di mandarli via da Lugano, precisa. Il dialogo è possibile? Per la destra, no. per la sinistra, invece, sì: ieri sera il socialista Carlo Zoppi ha detto che in realtà non si è provato a parlare con loro. “Noi lo abbiamo fatto e abbiamo notato le nostre stesse perplessità”, ha chiarito ai compagni di Legislativo.

 

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