POLITICA
Dopo Branda anche Corti: "Mirante in lista con Carobbio"
Il deputato PS: “Saggia la posizione del Sindaco di Bellinzona. Amalia potrà essere dipinta come una 'disallineata' o come una rappresentante di 'une quantité non négligeable', ma la discussione lei e le sue forze la forzeranno”

di Nicola Corti*

(da Facebook)

“La lista unitaria rossoverde è la vera ed unica novità politica di queste elezioni cantonali. Essere riusciti a costruirla rappresenta una svolta storica per i progressisti ticinesi, che finalmente hanno compreso che solo attraverso un’unione delle forze socialiste ed ecologiste, sarà possibile con il tempo misurarsi alla pari con l’area di centro e quella di destra”: questo è il tema, non l’appiattimento alla questione Mirante sì o Mirante no.

Vero, però, che il punto non è davvero solo una questione di tifoserie, ma il sentimento che un allineamento monolitico alla linea maggioritaria in seno al Partito possa soffocare il dibattito interno ed un confronto costruttivo fra socialisti.
Forse bisogna davvero cominciare dallo sguardo e dalle impressioni che si possono raccogliere fra chi è fuori o lontano dal Partito, per valutare se avanzare come latifondisti che spianano la foresta amazzonica e la biodiversità oppure come amministratori del territorio che sanno vedere nell’altro un valore aggiunto e non un ostacolo alle proprie visioni ed ai propri obiettivi sia un problema da risolvere o, quantomeno, da considerare maggiormente.

Credo che, proprio perché il punto non è semplicemente un gioco da Colosseo Golia Carobbio vs. Davide Mirante in the cage, la posizione di Mario Branda sia la più saggia: “Dal mio punto di vista è fondamentale che ci sia in lista un personaggio forte come Marina Carobbio. Dopodiché, io sarei favorevole ad avere in lista anche Amalia Mirante. Penso che coprirebbe un’area politica che magari potrebbe non sentirsi rappresentata da Marina Carobbio”, con l’aggiunta, mia, che, avendo il Partito scelto l’ardita proposta salutata positivamente in ingresso anche da Andrea Leoni (alleanza rosso-verde), spazio per altri alfieri, oltre a Yannick Demaria, in ogni caso non ve n’è (più).

Detto più semplicemente, i nomi adesso e per il Congresso sono tre, sebbene dopo la conferenza cantonale la Direzione abbia già dato il suo ok a Marina come candidata forte, d’esperienza, e a Yannick come candidato GISO, per il rinnovamento: Amalia potrà essere dipinta come una disallineata o come una rappresentante di une quantité non négligeable, ma la discussione, immagino, lei e le sue forze la forzeranno.

Al Congresso del 13.11.2022 dunque affrontare la questione in modo serio, pulito, ridando agli aggettivi partitico e politico un’accezione sana e costruttiva.

 

*deputato PS in Gran Consiglio

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