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16.11.2022 - 15:050

Non ci sono i tempi tecnici. La ratifica dell'accordo fiscale va (forse) al 2023

Lo hanno ripetuto, dopo un incontro, Zali e Fontana. La Lombardia però fa pressione a Roma affinchè il tema sia inserito nella Legge di bilancio

BELLINZONA - Una ratifica dell'accordo fiscale entro fine anno è improbabile, non per mancata volontà dei Governi ma perchè mancherebbero i temi tecnici. L'unica possibilità sarebbe che il Governo italiano inserisse il tema nella Legge di Bilancio.

Ieri Claudio Zali ha incontrato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Dal vertice è emerso come per entrambe le parti trovare una soluzione al numero crescente di frontalieri sia urgente. Da un lato, in Ticino si soffre a causa della pressione al ribasso dei salari, mentre in Lombardia si perdono risorse.

L'accordo parafato nel 2020 dovrebbe rendere meno attrattivo per un frontaliere venire a lavorare al di qua del confine, dal punto di vista fiscale. Ma ora la palla è sul tavolo del nuovo Governo italiano.

I tempi tecnici non ci sono. Non si tratta, è stato ripetuto, e la eventuale buona volontà del Governo italiano non c'entra. Se ne riparlerà, probabilmente, nei primi mesi del 2023. La Lombardia in ogni caso sta cercando di fare pressione affinchè il tema venga inserito nella Legge di bilancio. 

Intanto Zali e Fontana hanno parlato di vari temi, tra cui l'innalzamento del lago Maggiore, i trasporti, il lavoro e l'ambiente, oltre alla Road Map del 2018. I lavori delle due delegazioni sono stati rallentati dal Covid, che rendeva difficile incontrarsi. 

 

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