POLITICA
L'UDC: "No ad aumenti di tasse e imposte per finanziare l’iniziativa del 10%!"
"L’approvazione dell’iniziativa della Lega, idea originalmente proposta dall’UDC in Gran Consiglio, è un buon calmante per le tasche del ceto medio"
TI/PRESS

di Piero Marchesi *

L’UDC Ticino prende atto del chiaro messaggio espresso dagli elettori: i voti odierni sono una protesta contro il continuo aumento dei premi di cassa malati e soprattutto contro l’inerzia del Consiglio di Stato – in particolare del direttore della sanità Raffaele De Rosa – che preferisce dare la colpa a Berna, piuttosto che agire per ridurre la spropositata offerta sanitaria cantonale.

Con l’approvazione delle due iniziative, che comportano nuovi costi o minori entrate per il Cantone, la sinistra spinge apertamente per finanziare queste spese con un aumento delle imposte. L’approvazione dell’iniziativa della Lega, idea originalmente proposta dall’UDC in Gran Consiglio, è un buon calmante per le tasche del ceto medio.

L’UDC ribadisce con fermezza che si opporrà a qualsiasi aumento fiscale: l’unica strada è ridurre fortemente la spesa pubblica. Questa di oggi deve essere letta come la legittimazione del centro-destra per procedere in questo senso.

Per questo motivo, l’UDC Ticino annuncia – su spunto di Alain Bühler e con la collaborazione di Lega e PLR – la presentazione di una mozione che mira a riformare radicalmente il sistema sociale ticinese, che oggi costa ormai quasi 1,5 miliardi di franchi l’anno. Questa riforma dovrà essere fatta senza preclusioni, mettendo in discussione anche quelli che fino ad oggi erano considerati “diritti acquisiti”.

Parallelamente, è urgente avviare una pianificazione ospedaliera vincolante, riducendo le duplicazioni e l’offerta eccessiva che fanno lievitare i costi, così come agire subito per ridurre la sovraofferta sanitaria del Cantone. Inoltre, occorre andare subito al voto sull’iniziativa Stop all’aumento dei dipendenti cantonali, per contenere la crescita dell’amministrazione e degli oneri per i contribuenti.

Il 28 settembre i cittadini hanno lanciato un avvertimento chiaro: basta scaricabarile, basta nuove tasse e imposte, è ora di assumersi le responsabilità senza scaricarle su Berna. È tempo di riforme coraggiose, di efficienza e di un Cantone che rispetti chi lavora e paga già abbastanza.

* presidente UDC

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