Dopo il processo ai due agenti della Cantonale, Sergi e Pronzini chiedono chiarimenti al Governo su etilometri non calibrati, errori procedurali e secretazione del rapporto di polizia
BELLINZONA - Il giorno dopo il processo ai due agenti della Polizia cantonale coinvolti nell’incidente stradale con protagonista il consigliere di Stato Norman Gobbi, i deputati dell’MPS Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini hanno presentato un’interpellanza al Consiglio di Stato che solleva questioni delicate di trasparenza, competenza e correttezza procedurale. Sebbene i due agenti siano stati prosciolti dall’accusa di favoreggiamento, nel corso del dibattimento sono emersi elementi che destano perplessità sul funzionamento interno del corpo di polizia e sulla gestione delle comunicazioni ufficiali. Gli interpellanti chiedono quindi al Governo di chiarire, fra l’altro, quanti controlli siano stati eseguiti con strumenti non calibrati e se la prassi di secretare i rapporti in caso di coinvolgimento di politici sia lecita o abituale.
Pubblichiamo di seguito il testo dell’interpellanza.
Mercoledì 15 ottobre 2025 si è tenuto il processo a due agenti della Polizia cantonale, accusati di favoreggiamento nei confronti del consigliere di Stato Norman Gobbi. Gli agenti sono stati prosciolti, ma nel corso del processo sono emersi tre elementi che meritano attenzione.
Il primo riguarda l’utilizzo di etilometri precursori non calibrati. Secondo quanto dichiarato da uno degli agenti a processo, “agli agenti operativi, perlomeno a quelli del posto di Polizia di Camorino, era noto da almeno metà settembre 2023 che c’era un problema con gli etilometri precursori. E, mi vergogno a dirlo, nascondevamo l’apparecchio per non farlo leggere all’utente di turno”.
Il secondo punto riguarda il fatto che, secondo la sentenza pronunciata in Pretura, il reato di favoreggiamento è compiuto dal profilo oggettivo ma non dal punto di vista soggettivo. In altre parole, gli agenti non hanno applicato nel modo corretto la procedura senza però voler intenzionalmente favorire Norman Gobbi: “Non verificando le due ore trascorse dall’incidente [come previsto dall’ordinanza sul controllo della circolazione stradale¹] e non interpellando il procuratore pubblico di picchetto, hanno impedito che Gobbi si sottoponesse a un controllo del sangue che avrebbe potuto esporlo a un procedimento penale per guida in stato di ebrietà […] Il loro comportamento ha rivelato di aver la volontà di seguire un accertamento corretto”, ha detto la giudice Elettra Orsetta Bernasconi Matti.
Infine, dal processo è anche emerso che uno degli agenti coinvolti nel controllo a Norman Gobbi aveva preparato una bozza di comunicato stampa sull’incidente per avvisare di quanto accaduto. Tuttavia, dopo un confronto con i suoi superiori, compreso il comandante Matteo Cocchi, sarebbe stato deciso, stando a quanto dichiarato dalla RSI, di secretare l’accaduto e rendere inaccessibile il rapporto del giornale di polizia.
¹ Articolo 12 OCCS: “L’esame del sangue per rilevare la presenza di alcol deve essere disposto se il risultato dell’accertamento etilometrico è pari o superiore a 0,15 mg/l e si sospetta che la persona interessata abbia guidato in stato di ebrietà un veicolo due o più ore prima del controllo”.
Domande al Governo
1) In quanti casi (per quanti controlli) sono stati utilizzati etilometri non calibrati?
2) I casi in cui sono stati utilizzati etilometri non calibrati sono stati portati avanti comunque?
3) Quali conseguenze ha causato alle persone controllate l’uso di etilometri non calibrati?
4) Quante sanzioni (ammonimenti, ritiri patente, obbligo di esami d’idoneità alla guida, ecc.) sono state emesse sulla base di risultati falsati a causa di etilometri non calibrati?
5) Quando è iniziata questa “prassi” e per quanto è proseguita?
6) Chi nella catena di comando, compresi i responsabili politici della Polizia, era a conoscenza che venivano impiegati etilometri non calibrati?
7) Secondo l’articolo 5 della Costituzione federale “Il diritto è fondamento e limite dell’attività dello Stato”. L’articolo 12 (OCCS) è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni. La Pretura penale ha confermato che gli agenti a processo non hanno applicato correttamente l’ordinanza. Da quanto precede, si potrebbe concludere che degli agenti della Polizia stradale (un sottufficiale superiore e un capogruppo) non conoscono la legge che devono applicare, poiché hanno agito violando l’ordinanza convinti di seguire un accertamento corretto. In quanto datore di lavoro degli agenti coinvolti, come valuta il Consiglio di Stato questa superficialità e/o negligenza da parte degli agenti? Quali saranno i prossimi passi del Governo nei loro confronti?
8) Quali sono le basi legali che regolano la secretazione del rapporto del giornale di polizia?
9) È pratica comune per la Polizia cantonale secretare i rapporti del giornale di polizia nel caso in cui siano coinvolti politici (a livello legislativo o esecutivo comunale, cantonale o federale)?
10) Esistono altri casi che vedono coinvolti politici (a livello comunale o cantonale) in cui si è proceduto a secretare gli atti? Se sì, quanti?
11) Esistono altri casi che vedono coinvolti cittadini senza cariche politiche in cui si è proceduto a secretare gli atti? Se sì, quanti?