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17.01.2019 - 14:100
Aggiornamento: 16:49

Xenia Peran torna in politica

L'avvocato luganese, già candidata del PS, correrà con LegaVerde di Nussbabumer. Che chiederà tra le altre iniziative i trasporti gratis per tutti e un tetto massimo ai premi di cassa malati

BELLINZONA – Xenia Peran torna in politica. L’avvocatessa, già candidata al Consiglio comunale per il PS a Lugano e membra di direzione dello stesso, scende in campo assieme a Werner Nussbaumer.

L’avvocato due anni fa è stata processata in contumacia a due anni sospesi per ripetuta appropriazione indebita per un ammontare di 135’000 franchi, ripetuta coazione, soppressione di documenti e per reiterata diffamazione. A fine novembre 2018 è cominciato il processo in appello, con Peran che dapprima ha alzato i toni, poi ha spiegato con calma le sue motivazioni. La denuncia partì da Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, e da due clienti, dopo che Peran aveva rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione del di un trust in Lussenburgo con a bilancio 50 milioni, che lo stesso Ferlaino voleva trasferire in Svizzera, evocando rischi in ambito penale e amministrativo. Infatti, aveva scoperto che l’uomo era stato condannato per bancarotta fraudolenta e aveva mentito sul bilancio del trust.

Xenia Peran si è detta raggirata.

Il PS luganese, data la sua intenzione di non dimettersi, nel 2014 approvò la sua revoca dalla direzione, quando emersero i reati finanziari di cui era accusata.

Ora farà parte del quintetto in corsa per il Consiglio di Stato con LegaVerde, movimento neo fondato da Werner Nussmabumer. Assieme a loro, l segretario politico Stefano Caligari, Gianluca Cammarata, Bimbi Dimitri. L’obiettivo è di avere cinque deputati in Gran Consiglio, i principi (come si può vedere nell’intervista che Nussbaumer ci ha rilasciato) vanno verso un’economia più sostenibile a livello ambientale.

Per il Gran Consiglio si pensa a una quarantina di candidati, e sono state annunciate cinque iniziative che verranno lanciate e spiegate. Si tratta della dismissione dell’aeroporto di Agno a favore della creazione di un centro di ricerca sulla canapa e le piante medicinali ticinesi, già annunciata, poi della trasformazione degli uffici regionali di collocamento da centri di controllo in veri centri di competenza per il sostegno alla ricerca d’impiego, dell’abolizione degli albi professionali, che sono un ostacolo alla libera impresa, della fissazione di un tetto massimo al premio della cassa malattia e di trasporti pubblici gratuiti per tutti.

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